Milano 25 Agosto – Ieri, un centinaio di ben pasciuti profughi provenienti da Gambia, Ghana, Mali, Senegal e altri paesi per i quali non sussistono le condizioni per dare loro il diritto allo status di rifugiati, hanno abbandonato il campo allestito dalla Croce Rossa nell’aeroporto di Bresso, per occupare viale Fulvio Testi. Protestavano perché non è stato concesso loro ciò che non gli spetta: il permesso di soggiorno. Lo hanno fatto nell’unico modo che conoscono: con la prepotenza. Lo stesso modo con cui sono entrati in Italia, costringendo la nostra Marina Militare a soccorrerli per poi portarli nel nostro paese, proprio come oggi hanno costretto le forze dell’ordine a intervenire in forze per prevenire disordini e incidenti. Il tutto ovviamente a spese dei contribuenti Italiani.
Si tratta solo dei prodromi di quello che accadrà in futuro se non si porrà un freno agli arrivi fuori controllo, adottando serie politiche di contenimento nei paesi da dove partono le carrette del mare, anche manu militari, unico metodo utile inoltre per impedire il continuo ripetersi delle tragedie del mare, che possono essere evitate solo impedendo gli imbarchi. Se non si provvederà in tal senso, il numero degli ospitati senza diritto d’esserlo aumenterà sempre di più e con essi le rivolte e la possibilità che vi siano scontri fra stranieri disperati e italiani esasperati. Se è questo che vogliono quelli che ci governano siano anche pronti ad assumersi la responsabilità delle conseguenze delle loro scelte.
Silvia Sardone
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