Milano 26 Agosto – Trasforma in opere d’ arte oggetti destinati a finire nella spazzatura. Il cartone del tabacco da pipa diventa una persiana, pezzi di scatoloni prendono la sembianza di tetti. Mentre reti di plastica verde risorgono dando forma alle ringhiere delle sue casette. L’artista si chiama Luciano Barbouth, ha 73 anni e per una vita ha venduto maglieria in via Scarlatti, nella zona di via Benedetto Marcello. Quindici anni fa, per via della crisi, ha dovuto chiudere bottega.
Ma non si è perso d’animo: «Prima di chiudere ho creato delle case di ringhiera in miniatura, utilizzando materiali che mi erano rimasti in magazzino dopo la ristrutturazione del negozio, regalandole ai clienti per Natale». E le sue creature hanno avuto un successone. Così ha deciso di non fermarsi. «Mi sono aggregato a un gruppo di artisti di strada, poi sono andato avanti da solo». E per tutti è “l’uomo delle casette”.
Riproduce in miniatura case di ringhiera milanesi e cascine di campagna realizzandole con quelli che definisce «gli avanzi della città»: non solo cartoni ma anche cassette di legno del mercato, gusci di cozze, conchiglie del pescivendolo, stracci e persino bacche. «Le faccio essiccare in modo particolare, in modo che mantengano i loro colori sgargianti. Utilizzo del sale grosso e fogli di giornale: così perdono l’umidità ma non il colore». Oggi Barbouth porta in giro la sua arte, prenotando le postazioni sulla piattaforma on-line del Comune dedicata agli artisti di strada.
Fino a lunedì sarà in piazza Argentina, dalle 10 fino al tramonto. Lo si può ammirare mentre crea le sue casette per strada. E non solo: i passanti possono mettersi a creare dei quadri insieme a lui, grazie al «kit speciale» fornito dallo stesso Barbouth. Altra invenzione dell’artista: la “casetta al trancio”. Cos’è? «È come la pizza – spiega -. C’è un lungo battiscopa, sul quale creo le mie miniature. Tanti scorci, uno vicino all’altro. Quando la gente me li chiede, io taglio col seghetto in base alla richiesta. Da qui, il trancio, il pezzo».
Per comprare una casetta bastano 5 euro. E poi ci sono «sconti speciali» per chi ne prende di più.
La storia dell’artista è particolare, fin dalla nascita: racconta di essere nato a Nizza nel 1942 da genitori di origine turca residenti in Italia costretti a rifugiarsi in Francia in seguito alle leggi razziali. E a Milano ha trovato la sua casa.
Chiacchierare con lui è piacevole, così come leggere ciò che scrive. L’importante, sottolinea, è non dimenticare mai il sorriso. «Approfittate del fatto – si legge su un quadretto sistemato in bella vista – che non sono ancora noto e che sono ancora vivo». Per informazioni: www.quellodellecasette.it.
Marianna Vazzana (Il Giorno)
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