Milano 27 Agosto – In occasione di Expo e delle celebrazioni per i settecentocinquant’anni dalla nascita di Dante, il Castello Sforzesco organizza la mostra “Il collezionismo di Dante in Casa Trivulzio” nella Sala del Tesoro della Biblioteca Trivulziana, aperta al pubblico fino al 18 ottobre, che racconta la passione collezionistica e filologica tributata, in casa Trivulzio, a Dante Alighieri uno degli autori più importanti della letteratura di tutti i tempi.
Nel contesto culturale di inizio Ottocento si aprì in casa Trivulzio una straordinaria stagione di collezionismo librario e di riflessione filologica dedicata agli autori più illustri della letteratura in volgare, in particolare Dante. I personali interessi linguistici e letterari orientarono il marchese Gian Giacomo Trivulzio (1774-1831), accademico della Crusca e amico di Vincenzo Monti, ad ampliare le collezioni di famiglia ereditate dal padre, privilegiando l’acquisizione di esemplari, manoscritti e a stampa, di opere del sommo poeta. La costituzione in casa Trivulzio di uno scaffale di volumi danteschi, unici o rarissimi, fu il presupposto indispensabile perché il gruppo dei cosiddetti ‘editori milanesi’ (lo stesso Gian Giacomo, insieme a Vincenzo Monti e a Giovanni Antonio Maggi) potesse misurarsi ad armi pari con gli studiosi fiorentini che avevano accesso ai ricchi fondi manoscritti delle biblioteche della città.
La mostra si apre con le testimonianze relative al Convivio, alla Vita nuova, al De vulgari eloquentia e alla Monarchia. Particolare attenzione è riservata alle edizioni manoscritte e a stampa della Commedia, che documentano l’evoluzione del testo dantesco a partire dal famoso codice Trivulziano 1080, trascritto e miniato a Firenze nel 1337, sedici anni dopo la morte dell’autore, fino ad arrivare all’editio princeps stampata a Foligno nel 1472. A corredo dell’esposizione dei manoscritti e degli incunaboli danteschi è disponibile on line la versione digitale della mostra, in cui si offre l’opportunità di approfondire la conoscenza degli originali attraverso lo sfoglio virtuale di una selezione di fogli singoli o, per alcuni manoscritti, della loro riproduzione integrale.
Di eccezionale importanza, all’interno della mostra virtuale, è la sezione dedicata agli approfondimenti scientifici, dove sono raccolti contributi firmati da filologi ed esegeti delle opere di Dante, studiosi del libro antico, storici della miniatura e interpreti del contesto collezionistico in cui prese forma la raccolta dantesca di casa Trivulzio: non un catalogo in senso tradizionale ma uno spazio di riflessione e comunicazione. L’agorà virtuale rimarrà aperta agli interventi degli studiosi fino ad approdare a una pubblicazione a stampa (come numero speciale della rivista Libri&Documenti), frutto di questa innovativa mostra partecipata.
La mostra a cura di Isabella Fiorentini e Marzia Pontone è stata realizzata in collaborazione con Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Studi Letterari, Filologici e Linguistici) e con il patrocinio di: Centro Pio Rajna (Centro di studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica), Società Dante Alighieri, Università Cattolica del Sacro Cuore (Sede di Milano – Dipartimento di Studi Medievali, Umanistici e Rinascimentali) e Università degli Studi di Torino.
Contenuti della mostra e digitalizzazioni degli esemplari esposti sono disponibili su: http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/bacheca/danteincasatrivulzio
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.