Milano 28 Agosto – Controlli a tappeto della Polizia di Stato nella zona di Quarto Oggiaro, a Milano, il quartiere tristemente noto, in passato, per essere un ex fortino della droga e della criminalità. Il risultato: diciannove bar sanzionati con il provvedimento della sospensione temporanea della licenza su cinquantatre attività commerciali del settore. In questo stesso quartiere, recentemente si era consumata una faida tra le famiglie una volta egemoni nella zona che ha causato tre morti in rapida successione nell’ottobre del 2013. Tutto è partito dal pianto disperato di una madre, il cui figlio 18enne veniva minacciato e talvolta aggredito dal padre balordo e disoccupato che lo costringeva a dargli i soldi onestamente guadagnati con il suo primo lavoro per pagare il suo vizio, il videopoker. Da lì è nata l’idea di operare in modo interforze, con Asl e Annonaria, e di passare al setaccio tutti i bar.
Il quadro che ne è emerso si commenta da solo: su 53 attività commerciali del genere, 10 hanno già subito provvedimenti di chiusura (tra le quali il noto bar Quinto, in via Pascarella, luogo dell’esecuzione di Francesco Crisafulli il 24 maggio del 2009) e ad altre nove è stato già notificato il provvedimento. In tutti i casi ad essere contestato è l’ex Art.100 del Tullps (ex Testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza) che sanziona il ritrovo abituale di pregiudicati in un’attività commerciale. (Il Giorno)
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