Expo, lotta agli sprechi: recuperate 25 tonnellate di cibo

Milano

Milano 30 Agosto – Oltre 25 tonnellate di cibo recuperate da ristoranti, bar, chioschi e scaffali di Expo. È il bilancio di quasi quattro mesi di attività di Caritas e Banco Alimentare nel tentativo di non fare diventare l’evento mondiale dedicato al cibo l’evento dello spreco. È solo una piccola quantità del cibo che ogni giorno viene consumato negli oltre 150 esercizi di Expo, ma così buona parte dell’invenduto viene recuperato nel rispetto delle normative sanitarie e portato alle strutture caritative. Di notte sul sito espositivo non ci sono solo i mezzi che riforniscono i ristoranti dei padiglioni dopo aver superato i controlli dell’esercito al cargo 5 di Fiera Milano. Ci sono anche i volontari del Banco Alimentare che recuperano ogni notte le eccedenze alimentari di 15 punti ristoro, mentre il personale di altri 125 punti chiama i responsabili del servizio quando hanno alimenti accumulati che altrimenti sarebbero destinati ai rifiuti.

Il punto base della raccolta è Cascina Triulza, grazie ad un accordo con Expo spa e il padiglione della società civile. È lì che arrivano i sacchi di alimenti, ma da luglio c’è anche una cargo-bike, una bicicletta dotata di un contenitore molto capiente, che gira per i padiglioni. Pane, pasta, passata di pomodoro, scatolame vario, frutta, verdura e piatti pronti vengono così recuperati e destinati ad alcune delle 250 strutture caritative milanesi convenzionate con il Banco Alimentare. Da inizio luglio i volontari hanno a disposizione anche un container refrigerante donato dalla Fondazione Carrefour che permette di conservare carne e pesce. <WC>

A inizio agosto la quantità raccolta così era di 12 tonnellate ma l’attività di recupero delle eccedenze non si è mai fermata nemmeno d’agosto. Sempre di notte, nel sito espositivo, al Supermercato del futuro di Coop alcuni addetti del personale sistemano su un furgone della cooperativa pane, frutta e verdura che non rispettano gli standard di vendita o carne prossima alla scadenza. Quel furgone al mattino parte verso il deposito Coop di Pieve Emanuele, nell’hinterland milanse, dove incontra un furgone della Caritas. Così vengono superate le difficoltà burocratiche legate all’ingresso nel sito nelle ore notturne.

Una volta riempito, il mezzo della Caritas parte in direzione Refettorio Ambrosiano in piazza Greco, la mensa seguita dallo chef Massimo Bottura dove ogni sera cenano 90 persone gratuitamente. Gli chef e i cuochi della Caritas, intorno alle 9.30, prendono il necessario e il furgone riparte verso le mense e comunità della zona Pastorale di Lecco, Istituto Canossiano di Milano, Associazione Fratelli di San Francesco, Comunità di Villapizzone, Carmelitani e Comunità Quinto Sole di Milano e Comunità Irene di Arluno. Sono state così recuperate oltre 11 tonnellate di cibo destinato ad essere buttato via. (Il Giorno)

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