Milano 1 Settembre – Chi cerca il sound in bianco e nero di un Nino Rota ai tempi di Visconti, o vorrebbe ascoltare in cuffia il neorealismo musicale dei lontani film inchiesta di Francesco Rosi, o ancora chi vorrebbe ritrovare l’epos mediterraneo e sensuale delle musiche dei lungometraggi di Giuseppe de Santis non esiti, si sintonizzi ora su Luciano d’Addetta, musicista in cerca di colonne sonore al suo debutto con un CD sugli scaffali virtuali degli stores.
In lui flamenco, pop e classica si fondono in un unicum che d’Addetta ha chiamato “ flammy music”. Chitarrista bergamasco –taorminese di lungo corso, da una vita sui palchi del rock nostrano, 43 anni portati come una rock star californiana, eccolo approdare ora nei digital store , i negozi virtuali di dischi con un suo primo lavoro. Infatti è appena uscito il suo disco «Note mediterranee» ( Out recording studio) che regala non poche emozioni . E’ un album struggente e strumentale che racchiude dieci tracce che sembrano dieci perfette colonne sonore composte dal mare. La sei corde classica che suona d’Addetta si presta a raccontare però immagini di un cinema che verrà, magari neo-neo realista, oppure le fiction, le innovative web serie ( ha debuttato su Milanopost e su Internet con la web serie neorealista GLI EROI DELLE CASE POPOLARI) o i reality show o i ring dei talk show in prima serata.
Qualunque immagine o storia che esiga un tappeto musicale. I colori, le atmosfere e i suoni del Sud, cari all’autore, si trasformano se uniti alle immagini, ed ecco il miracolo. Un nuovo epico Morricone ? Originario di Taormina, l’artista è diplomato in basso e contrabbasso, e al Conservatorio Donizetti di Bergamo ha poi approfondito la conoscenza della chitarra. Nella sua carriera ha tenuto concerti dal repertorio barocco, cameristico e sinfonico. Poi è tornato a Taormina.
Ora racconta:” laggiù, davanti al mare. ho pensato di chiamare la mia musica “ flammy”, che sta per una unione di stili quali il flamenco, la classica, il pop, il mediterraneo, che danno alla chitarra uno stile nuovo defunzionalizzato alle aspettative classiche….Insomma, fin da bambino ascoltavo le onde del mare che danno ritmo e ispirazione, e poi gli studi in Sicilia, il conservatorio.. E andavo quando potevo al cinema….stavo ad ascoltare sino alla fine del film le colonne sonore fin da bambino ….sino a quando una voce in dialetto mi diceva…PICCIRIDDU VATINNI….bambino vattene (il film e finito)ahahah”
Sembra di ascoltare Tornatore, l’indimenticabile regista di Nuovo Cinema Taormina. E anche Luciano d’Addetta parte, lascia Taormina e approda al nord, a Bergamo, dove studia al conservatorio, dove approfondisce basso, contrabbasso, chitarra, pianoforte…
Ma sempre con il ritmo del mare nell’anima.
«Mi sono reso conto che la musica classica con la sua perfezione armonica poteva essere contaminata da nuovi ritmi», spiega D’Addetta che alla mattina si dedica ai ragazzi: è insegnante di musica alle scuole medie «Mastri caravaggini», di Caravaggio. La sera si da ai concerti live, crea composizioni per orchestre…finchè le sue tracce sono finite nello studio del talent scout e musicista Ezio Paloschi, che gli ha proposto un paio di performance in diverse incisioni. Infine, stando seduto in riva al mare della sua Sicilia, Luciano ha trovato l’ ispirazione per i brani più belli che ha riunito in questo CD. Musiche che sembrano uscire da una conchiglia portata sulla sabbia dalle acque increspate. Musiche che sembrano il pianto del mare.
Ora resta solo il grande salto in qualche film di azione, o in un noir di Montalbano.
Svetly Lenets
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