Milano 2 Settembre – “Giotto, l’Italia”, il grande evento espositivo che concluderà il semestre di Expo a Palazzo Reale, resterà aperta fino al 10 gennaio 2016. La mostra è stata realizzata in Palazzo Reale perché esso ingloba strutture del palazzo di Azzone Visconti dove, negli ultimi anni della sua vita, Giotto realizzò due cicli di dipinti murali, oggi purtroppo perduti.
Al progetto collaborano Soprintendenze, Musei italiani ed esteri e istituzioni religiose che conservano opere di Giotto: i Musei Vaticani; le Gallerie dell’Accademia e le Gallerie degli Uffizi di Firenze; la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Firenze, Pistoia e Prato e il Polo Museale Regionale della Toscana; la Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Polo Museale dell’Emilia Romagna; il San Diego Museum of Art – California; il Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno; i Musei Civici agli Eremitani di Padova e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso; la pieve di San Lorenzo, Borgo San Lorenzo (Firenze); il Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte, Firenze; l’Opera di Santa Maria del Fiore e l’Opera di Santa Croce a Firenze; l’Arcidiocesi di Firenze.
La mostra, ideata come parte di un vasto progetto di valorizzazione che coinvolge i luoghi d’Italia dove Giotto ha operato, propone di incontrare i capolavori dell’artista fondatore di una nuova pittura che può dirsi italiana: l’alter ego di Dante Alighieri nel campo delle arti.
Il titolo, Giotto, l’Italia, intende sottolineare il ruolo rivoluzionario del pittore fiorentino chiamato da cardinali, ordini religiosi, banchieri, dal re di Napoli e dal signore di Milano, in molti luoghi e città d’Italia. Giotto ovunque si sia trovato a lavorare ha avuto la capacità di attrarre fortemente le scuole e gli artisti locali verso il suo stile innovatore, cambiando in modo definitivo i tragitti del linguaggio figurativo italiano.
La mostra a Palazzo Reale riunisce 14 opere, prevalentemente su tavola, nessuna delle quali prima esposta a Milano: una sequenza di capolavori assoluti mai riuniti insieme in una esposizione. Ognuno di essi ha provenienza accertata e visualizza il tragitto compiuto da Giotto attraverso l’Italia del suo tempo, in circa quarant’anni di straordinaria attività.
Si attraverseranno dapprima le sale dedicate alle opere giovanili: il frammento della Maestà della Vergine da Borgo San Lorenzo e la Madonna da San Giorgio alla Costa documentano il momento in cui il giovane Giotto era attivo tra Firenze e Assisi. Poi il nucleo dalla Badia fiorentina, con il polittico dell’altar maggiore, attorno al quale saranno ricomposti alcuni frammenti della decorazione affrescata che circondava lo stesso altare. La tavola con Dio Padre in trono proviene dalla cappella degli Scrovegni e documenta la fase padovana del maestro. Segue lo straordinario gruppo che inizia dal polittico bifronte destinato alla cattedrale fiorentina di Santa Reparata che ha il suo punto d’arrivo nel polittico Stefaneschi, il capolavoro dipinto per l’altar maggiore della basilica di San Pietro in Vaticano.
Accanto al polittico è esposto, evento straordinario, il frammento affrescato con due teste di apostoli o Santi, proveniente dalla basilica di San Pietro, opera di Giotto anch’essa commissionata dal Cardinal Stefaneschi.
Il percorso espositivo si completa con i dipinti della fase finale della carriera del maestro, che precedono di poco le opere milanesi nel palazzo di Azzone Visconti: il polittico Baroncelli dall’omonima cappella della basilica di Santa Croce a Firenze, che grazie a questa mostra verrà temporaneamente ricongiunto con la sua cuspide, raffigurante il Padre Eterno, conservata nel museo di San Diego in California e il polittico di Bologna, che Giotto dipinse nel contesto del progetto di ritorno in Italia, a Bologna, della corte pontificia allora ad Avignone.
Per scaricare foto e didascalie: http://we.tl/s0XVUwzl9B
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.