Milano 3 Settembre – Il frontalino dei tassisti si è illuminato poco dopo le 21 di martedì: «Attenzione, il collega … è stato rapinato in zona Rogoredo. Ora è fermo all’hotel Crowne Plaza: qualcuno può raggiungerlo?». Notizia confermata in serata dalla centrale operativa della polizia. Ed ecco il racconto della vittima, un conducente di 59 anni associato al radiotaxi 8585: «Il rapinatore è salito al parcheggio di Medaglie d’Oro (a Porta Romana, ndr) e mi ha inizialmente detto “Corvetto” (come destinazione, ndr). Durante la corsa, si mostrava normale e mi ha detto di aver avuto un guasto alla macchina stamattina (ieri, ndr) e di averla dovuta lasciare parcheggiata vicino a un distributore. Poi ho capito che quel discorsetto, una volta arrivati a Corvetto, serviva a giustificare il fatto che mi ha detto di proseguire sulla via Cassinis, facendomi fermare alla stazione di servizio Tamoil». Giunti lì, «ha tirato fuori il coltello e me l’ha puntato al fianco e poi al braccio»: a quel punto, il tassista non ha puntato fare altro che consegnare al balordo gli 80 euro che aveva in tasca. Il padroncino, che per fortuna ha riportato solo un’escoriazione al braccio, ha inoltrato ai colleghi l’identikit dell’aggressore: «Nordafricano con accento arabo di circa 22-25 anni, capelli ricci scuri, baffi, barba, maglietta nera».
Descrizione che pare corrispondere nei dettagli a quella fornita da altri quattro conducenti – «Oggi pomeriggio (ieri, ndr) ce n’è stato un altro a Porto di Mare», informa Davide Pinoli dell’8585 – rapinati con modalità pressoché identiche nell’ultima settimana e sempre nella periferia sud della città: «Due dei nostri sono stati presi di mira – conferma Gegè Mazza del 6969 –. L’assalto è stato filmato dalla telecamera interna del taxi: abbiamo già consegnato alla polizia 17 fotogrammi in cui si vede chiaramente il volto del rapinatore». Pure l’altra sera l’aggressione è stata filmata dall’occhio elettronico montato sul cruscotto: «Siamo in contatto con gli inquirenti – continua Pinoli –. Bisogna prenderlo in fretta, non possiamo rischiare la vita tutte le sere». Appello condiviso da Emilio Boccalini del 4040: il presunto rapinatore seriale di auto bianche ha derubato pure un iscritto al consorzio Taxi Blu. E siamo a quattro. Blitz in rapida sequenza che preoccupano anziché no i conducenti: «Abbiamo detto ai nostri associati – aggiunge Mazza – di stare molti attenti in quella zona». Aggiunge Silla Mattiazzi di Uiltrasporti: «Siamo ancora una volta sotto tiro: chiediamo un maggior impegno alle istituzioni sul fronte della sicurezza». Chiude Marco Bonelli di Federtaxi: «Abbiamo fiducia nelle forze dell’ordine e li ringraziamo per aver subito aiutato il collega in difficoltà». (Il Giorno)
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