Un bando di Regione Lombardia per i genitori divorziati bisognosi

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Milano 3 Settembre – “Ci sarà tempo fino al 30 settembre per partecipare al secondo bando regionale che prevede l’erogazione di fondi a favore dei genitori separati o divorziati, con figli minori o con figli maggiorenni portatori di gravi disabilità”. Ad annunciarlo è Antonio Saggese, consigliere regionale del gruppo “Maroni Presidente” e vice presidente dell’associazione Papà Separati Lombardia. “Grazie a questo bando – spiega – dall’inizio della legislatura sono stati stanziati complessivamente 10 milioni di euro per oltre 4 mila papà e mamme separate. Si tratta di una contributo notevole che la Regione ha messo a disposizione per dare un aiuto concreto a una categoria sempre più in difficoltà e, purtroppo, sempre poco considerata dal Governo”.

“L’auspicio – prosegue il consigliere – è che si intervenga al più presto per mettere in atto una riforma che preveda la pariteticità dei tempi di cura, il mantenimento diretto e il regolamento della casa coniugale, affinché entrambi i genitori continuino ad avere un tetto sotto il quale possano stare con i loro figli. Proprio perché stiamo vivendo un periodo di crisi, non è più possibile pensare che i sacrifici di una separazione cadano sempre sulle spalle dei padri”.

“Vi è urgente necessità di una riforma – afferma Saggese – che tenga conto dell’esperienza deludente della legge n. 54/2006 che ha introdotto l’affidamento condiviso. La sua applicazione non ha visto attuare la finalità prefissata della cosiddetta bigenitorialità. Le problematiche emerse nell’applicazione sono collegate sia a una non sempre condivisibile discrezionalità dell’autorità giudiziaria, sia a resistenze da parte degli stessi genitori nella concreta applicazione dell’affidamento condiviso”. “La riforma – conclude – deve indirizzare in modo più incisivo la discrezionalità degli organi giudicanti verso soluzioni che prevedano una più rigida ripartizione dei tempi di affidamento tra genitori, nonché una più attenta e dettagliata ripartizione degli oneri economici”.

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