Milano 4 Settembre – Massimo controllo antireporter, nell’ex mercato comunale alla Darsena, ristrutturato con truciolato e pannelli che è proprio il caso di dirlo, fanno acqua da tutte le parti.Vietato fotografare i lavori.
Come?
Non erano finiti? Le soprese arrivano con l’autunno.
E’ bastato un innocuo temporale di fine estate per mandare in tilt il mercatone Rozza. Scale ponteggi e transenne ostruiscono le entrate. E impediscono ai residenti di accedere ai loculi dove si vende cibo.
“Vede, hanno costruito il mercato come se si trattasse di un comune padiglione dell’Expo, che si deve smontare dopo sei mesi ed ecco il risultato: una folata di vento, e le foglie di in antico platano della piazza sono finite sul tetto di lamiera del mercato, hanno ostruito le grondaie e tutto si è inzuppato, abbiamo visto colare acqua dal sofitto, e voilà, stamattina tutto il tetto è venuto giù, e tutto è fermo” racconta una negoziante che si affaccia dal suo piccolo bancone.
Gli operai cercano di riparare il soffitto che si rivela di cartongesso fradicio…
Ma le soprese sono anche nella piazza: gru, ponteggi, scavatrici, camioncini delle ditte sub-appalatrici, e intorno vigilanza stretta della Polizia Locale.. Vietato documenare, testimoniare, fotografare.
I lavori vengono fatti in sordina,
Un operaio però racconta: “ hanno eseguito i lavori molto male, in modo approssimativo: è vero, hanno ricoperto la piazza di un bell’acciottolato, ma sotto hanno lasciato i fili della corrente vecchi di 50 anni, con il risultato che ora sono saltati, e a noi tocca ora divellere mezza piazza, sostituire i cavi vecchi con quelli nuovi. Che Pisapia se lo prenda in quel posto. Non potevano pensarci prima? sa quanto ci costa?”
No , i milanesi non lo sanno. Che ce lo dica la signora Rozza, testimonial del mercatone di cartongesso e lamiera.