Milano 5 Settembre – Una incinta, l’altra con un bimbo nel marsupio. Giovedì mattina in Stazione Centrale, gli agenti della Polfer hanno arrestato due donne, una bosniaca e l’altra croata, per furto ai danni di un giovane cittadino cinese cui avevano appena sfilato il portafoglio – contenente documenti, permesso di soggiorno e quasi 900 euro – poco prima della partenza del treno sul quale la vittima stava salendo. La cittadina croata era incinta e la ragazza nomade bosniaca aveva un marsupio ventrale, all’interno del quale aveva sistemato il suo neonato, e dietro cui aveva nascosto il portafoglio appena rubato. Il Tribunale per i Minorenni di Milano ha accolto il ricorso del Procuratore della Repubblica ed ha affidato il neonato al Comune di Milano per il collocamento in una comunità senza la presenza della madre. Il Tribunale ha, infatti, disposto l’apertura del procedimento relativo allo stato di abbandono del figlio dell’arrestata. Si tratta di un provvedimento urgente che dà inizio al procedimento per l’eventuale dichiarazione di adottabilità.
Precedenti
Le chiamano così: le bosniache (per la nazionalità). Già negli anni scorsi sono finite nel mirino della polizia. Sopratutto per i borseggi in metrò. «Lavorano» per ore, nelle fasce più affollate dai passeggeri. Scippano e borseggiano. Più volte al giorno. Le conoscono gli agenti della Polizia locale. Ogni tanto le arrestano. E qualche giorno dopo le rivedono. Perché le bosniache sono un gruppo di madri e future madri. Tutte incinte. La procedura di solito è questa: arresto, convalida, rimessa in libertà. (Corriere)
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