Milano 11 Settembre – In fabbrica a 8 anni. È accaduto a Olgiate Olona, dove un bimbo, invece di giocare con gli amici al campo sportivo, tagliava la pelle in un opificio: si tratta di un laboratorio conto terzi, di proprietà di un cinese, in cui si confezionavano articoli di pelletteria per note griffe della moda. Sembra incredibile, ma quando la guardia di finanza di Varese è entrata nella ditta, per un controllo sulle condizione di lavoro, ha trovato oltre al piccolo anche altri due minorenni, di 14 e 17 anni: uno stava assemblando delle borchie in un abito di pelle, mentre la diciassettenne stava cucendo dei vestiti. I tre ragazzini sono tutti figli di dipendenti già impiegati in una ditta controllata.
La guardia di finanza ha denunciato il titolare per sfruttamento della manodopera minorile mentre gli atti sono stati trasmessi all’ispettorato del lavoro per le sanzioni pecuniarie e amministrative. È la prima volta che la guardia di finanza scopre al lavoro un bambino così piccolo nella provincia di Varese. Nel 2009 a Casorate Sempione, comune nei pressi di Malpensa, fu scoperto un laboratorio clandestino all’interno di una villetta dove intere famiglie di cinesi vivevano e lavoravano, completamente in nero, sul confezionamento di articoli di vestiario. Nel periodo estivo, sono stati effettuati 16 controlli. Sono stati individuati ben 22 lavoratori in nero di cui otto stranieri, quattro lavoratori assunti in modo irregolare. (Corriere)
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