Milano 14 Settembre – Le forze di sicurezza egiziane hanno ucciso per errore 12 persone, tra cui alcuni turisti messicani e loro guide, durante una operazione antiterrorismo. Lo riferisce la Bbc, citando il ministero dell’Interno egiziano. I turisti stavano viaggiando su quattro autobus entrati nella «zona proibita» del Wahat, nel deserto occidentale.
La condanna del presidente messicano
Il ministero degli esteri messicano ha confermato l’attacco, condannato dal presidente Enrique Peña Nieto che chiede su Twitter un’esaustiva indagine del governo egiziano. Il capo dello Stato ha inoltre riferito di aver aumentato il personale diplomatico al Cairo per assistere i feriti e i familiari delle vittime.
«Non dovevano essere lì»
L’agenzia turistica che aveva organizzato il tour – ha riferito poi una portavoce del ministero egiziano del turismo all’ Associated press, «non aveva permessi e non aveva informato le autorità», mentre per ogni escursione alla zona di Farafra è richiesta una specifica autorizzazione. «Non dovevano essere lì» – ha aggiunto la fonte – senza fornire ulteriori dettagli sulle circostanze dell’attacco. Il ministro degli Esteri messicano, Claudia Ruiz Massieu, ha avuto contatti con l’ambasciatore egiziano in Messico e ha chiesto per suo tramite una approfondita inchiesta sull’accaduto. Ha anche chiesto – si precisa in una nota – il sostegno delle autorità egiziane per il rimpatrio dei messicani coinvolti. Jorge Alvarez Fuentes, ambasciatore messicano in Egitto, e rappresentanti consolari si sono recati all’ospedale Dar el-Fouad, alla periferia del Cairo. (Corsera)
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