La Val Nure sapeva sorridere, oggi piange la devastazione e il lutto

Le storie di Nene Società

Milano 17 Settembre – Lasciatemi dire, per una volta, qualcosa di me e del mio pianto per una tragedia che ha colpito la mia terra, i miei ricordi. Gente semplice, quella della Val Nure, gente che sa ridere, che ama la convivialità, che ha negli occhi la luce di una vallata serena. Bettola ha il sorriso ampio dell’accoglienza immediata, là al centro, da sempre crocevia del commercio, punto di riferimento della Storia dell’intera valle. Un sorriso che è dolcezza, per quell’orizzonte che ondeggia con ampi respiri e sembra volerti parlare di armonia, senza aggressività, con il verde declinato con sfumature infinite, a rincorrere magie suggestive per perdersi nella pace di un abbraccio. Bettola e la sua piazza, grande, smisurata, cuore e vita del paese, con le panchine per riposare, con i profumi della bortellina e dei salumi nostrani, con il pulsare del chicchiericcio ai bar, quando una partita a briscola è l’occasione per raccontare il quotidiano, quando scambiare una notizia può essere condivisione e solidarietà.

A Bettola ritorno ogni anno, d’estate, per ritrovare la mia infanzia, il senso dell’amicizia senza tempo, il sorriso della verità senza sovrastrutture, il canto della memoria.

Oggi Bettola è ferita, violata. Ma quella notte, ricorda mia cugina Emanuela, tutti, ma proprio tutti, anche i bambini hanno sentito l’urgenza della solidarietà. Tutti in piazza, al buio, con l’urlo del fango che devastava ogni cosa, che non rispettava la fatica dell’uomo, che avanzava con una rabbia sconosciuta e irrazionale.

Ma tutta la Val Nure è piegata, umiliata. E tutta la Val Nure piange le vittime di quella notte di tragedia.

Lasciatemi dire: la gente emiliana è forte e fiera, capace di reagire con determinazione alle avversità. E la solidarietà è un istinto innato, un dovere della coscienza.

Ma chi volesse aiutare le popolazioni colpite della Val Nure e della Val Trebbia, ecco alcuni riferimenti utili: Il vicario generale ricorda che il vescovo monsignor Gianni Ambrosio chiede che in tutte le messe di domenica 20 settembre venga fatta una colletta straordinaria per aiutare le popolazioni della val Trebbia, val d’Aveto e val Nure colpite dall’alluvione di domenica notte.

Iban: IT61 A 05156 12600 CC0000032157

– Raccolta fondi Croce Rossa:

Si può scegliere tra due modalità di azione:

  1. donazione sul C/C intestato a Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Piacenza numero 37440 tramite banca di Piacenza
  2. bonifico all’Iban IT 58 E 05156 12600 CC 00 000 37440, causale “Offerta per popolazioni alluvionate del Nure e Trebbia”.

– – Banca di Piacenza mette a disposizione dei comuni in difficoltà una somma di 20 milioni di euro. Inoltre, chi è stato colpito dall’alluvione potrà richiedere finanziamenti con modalità agevolate

– Unicredit mette a disposizione dei comuni in difficoltà una somma di 5 milioni di euro. Anche in questo caso ci saranno agevolazioni per accedere ai prestiti per chi è stato colpito dall’alluvione.

– Raccolta fondi Associazione Amici del Volontario:

Per aiutare il comune maggiormente colpito della provincia, Farini, si può fare una donazione al seguente conto corrente:

Intestatario: Associazione Amici del Volontario

Banca di Piacenza, filiale di Farini
Iban: IT 59 X 05156 65290 CC00 7000 5164
Causale: “Donazione alluvione Farini”

– Raccolta fondi “Tendenze”

Al festival musicale che si terrà a Spazio 4 il 18-19-20 settembre ci sarà la possibilità di effettuare una donazione presso la cassa. Il ricavato sarà donato ai comuni che in questo momento sono in seria difficoltà.

Grazie.

Nene

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