Il Comune impone la chiusura domenicale di Buenos Aires, ma lascia bivacchi e abusivi indisturbati in zona

Fabrizio c'è Milano

Milano 21 Settembre – Quello che caratterizza l’amministratore di sinistra è che vuole decidere lui cosa sia bene per tutti noi.
Ultimo esempio la festa (festicciola) dello sport in Corso Buenos Aires denominata “Un miglio di sport”. Il corso è stato chiuso tutto il giorno per lasciare spazio ad alcune associazioni sportive che hanno consentito ai loro iscritti e a pochi ragazzi e bambini di cimentarsi. Non ho visto una grande partecipazione, comunque inferiore ad una normale bella domenica di settembre coi negozi aperti. Un_miglio_di_sportIn compenso realizzare la festa dello sport in corso Buenos Aires ha recato disagi al traffico domenicale, ha ridotto gli incassi di commercianti e ha prodotto spese per Vigili e Amsa.

Nulla di male anzi nel promuovere le feste domenicali. Ottima l’idea di promuovere lo sport, in una città con impianti sempre piu vetusti che però Pisapia fa pagare più cari. Perché però farla in Buenos Aires? La risposta va cercata nella cieca ideologia degli arancioni: si sono fissati, contro ogni logica, che Corso Buenos Aires deve essere una isola pedonale, e quindi devono imporre la loro idea, impraticabile di settimana, almeno la domenica. Una festa come quella di ieri poteva essere organizzata in Via Benedetto Marcello o in Via Morgagni, al Trotter come ai giardini Montanelli (dopo la Festa dell’Unità tutto è possibile!): avrebbe arrecato meno disagi a residenti, traffico e commercianti, rianimando aree poco o mal frequentate.Degrado Vittorio Veneto BAstioni 2

Quindi il Comune, che non esiste quando c’è da combattere il degrado da bivacco nella zona del Lazzaretto o quando c’è da combattere il commercio abusivo sul più importante asse commerciale della città, si sveglia improvvisamente e schiera uomini e mezzi (a spese nostre) per obbligarci a fare sport e andare in bici sull’asfalto di Buenos Aires.

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