Milano 22 Settembre – Annie Leibovitz nel calendario Pirelli 2016 racconterà il mondo delle donne, un inno alla diversità che unisce la tennista giunonica Serena Williams alla icona del rock, quasi settantenne, Patti Smith (secondo le ultime indiscrezioni). Non esistono confini di età, di forme, non esistono stereotipi in queste foto scattate per “The cal”, il gadget aziendale Pirelli diventato un po’ come un oscar della fotografia. Essere scelti come fotografi e come modelle può essere una medaglia alla carriera oppure un biglietto per il successo. E a Londra il 30 novembre verranno svelati gli scatti in una cena di gala con 800 invitati in arrivo da tutto il mondo.
La femminilità raccontata dalla Leibovitz, che ha scattato a New York tra maggio e giugno, non è banale, non è volgare. Il nudo è solo un evidenziatore di altro. Di personalità forti, tormentate, mai banali. Annie Leibovitz ha spiegato che ama fotografare perché in realtà vuole conoscere le persone che le stanno davanti. Lei le osserva, non le guida. Racconta le sue modelle e la loro fisicità come una reporter (mestiere che la Leibovitz ha fatto a lungo). E anche questa volta è stato così. Per la prima volta ha lavorato con la Williams che si è lasciata andare, gettandosi alle spalle l’insicurezza per quel suo corpo così potente ma così ingombrante. Ed è per questo che adesso la Williams twitta orgogliosa dopo la batosta ricevuta agli Us Open che sarà su “The Cal”. «Ho imparato ad accettare il mio corpo soltanto pochi anni fa», ha spiegato qualche tempo fa in un’intervista. «Prima non mi piacevo. Sono cresciuta in una famiglia di persone magre e non è stato facile crescere con un corpo come il mio. Credo non esista atleta con un seno come il mio». Accettare di svelarlo per il Pirelli è stata una prova con se stessa, prima che una concessione alla vanità.
Mentre con Patti Smith c’è una lunga amicizia, quando nel 1978 la Leibovitz scattò una foto alla cantante a New Orlans per la copertina di Rolling Stone. Uno scatto a un’amica e a una coetanea per dire al mondo che la bellezza, quella vera, non è mai una questione di età.
Maria Corbi (La Stampa)
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