Milano 23 Settembre – La legge che abbiamo approvato oggi in Aula si basa su due pilastri: saldare l’asse tra le politiche del lavoro e quelle della formazione, e favorire la crescita culturale e professionale dei nostri giovani e, più in generale, di tutti i cittadini lombardi. Ora sarà possibile innovare il nostro sistema educativo e produttivo per rispondere al meglio alle sfide che ci attendono.
In particolare dal punto di vista dell’istruzione, si promuove il consolidamento del sistema duale attraverso il rafforzamento dell’alternanza scuola-lavoro e dell’apprendistato. Un ulteriore intervento importante è la promozione delle reti sia orizzontali, penso ai poli tecnico professionali, che verticali, come i percorsi di specializzazione post titolo di secondo ciclo, per rendere stabile il collegamento tra le istituzioni scolastiche e le imprese lombarde e il legame tra gli indirizzi di studio e i fabbisogni di competenze del sistema lombardo. Sarà inoltre valorizzato ulteriormente il merito, premiando i ragazzi e le migliori esperienze del territorio.
Per quanto riguarda invece il tema del lavoro, questa legge rende stabile lo strumento della Dote, individuandolo come sistema unitario per le politiche attive del lavoro basato sulla centralità della persona e sulla sua libertà di scelta dell’operatore per fruire di servizi personalizzati. Si tratta di principi parzialmente adottati a livello nazionale con il programma di Garanzia Giovani e più in generale con il Jobs Act. Infine, vengono promossi e sostenuti i modelli di welfare aziendale e di smartworking per garantire interventi di avanguardia nei sistemi e modelli organizzativi del mercato del lavoro.
Claudio Pedrazzini
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