Milano 25 Settembre – Grazie all’analisi dei messaggi WhatsApp scambiati da un gruppo di ragazzi la polizia ha scoperto cinque giovani pusher, denunciati con l’accusa di spaccio di stupefacenti. Le indagini sono partite infatti dal sequestro di un telefono cellulare a un ragazzo di 16 anni, trovato in possesso di alcune dosi di marijuana a Busto Arsizio (Varese). Attraverso l’analisi delle conversazioni sulla piattaforma di messaggistica istantanea gli agenti sono riusciti quindi a risalire ai fornitori e ai consumatori di hashish e marijuana, spesso indicati con parole in codice. Secondo quanto è emerso dalle indagini, i giovani utilizzavano WhatsApp per tenersi in contatto e raccogliere le «ordinazioni» di droga che poi veniva venduta in giardini pubblici e anche oratori nel Varesotto. Oltre a quattro minorenni, è stato denunciato anche un marocchino di 32 anni, accusato di aver rifornito i pusher di stupefacenti da vendere ai coetanei. (Corriere)
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