Il lago Maggiore, che ha incantato Stendhal è il più bello del mondo

Cultura e spettacolo

Milano 30 Settembre – “Niente al mondo può essere paragonato al fascino di queste giornate trascorse ai laghi (…) nei boschi di castagni cosi verdi, che sembrano immergere i loro rami nell’acqua…”. Così scriveva Stendhal, affascinato dal lago Maggiore. Circondato da imponenti montagne e verdi colline, il lago è stato per secoli sotto il dominio di prestigiose casate italiane, come i Borromeo e i Visconti, che lo munirono con castelli (imponenti e suggestive le rocche di Angera e di Arona) e vi edificarono ville con elaborati giardini. Non solo paesaggi che incantano dunque, ma anche storia e arte arricchiscono queste terre e rendono il lago un luogo magico, tanto da essere definito dal poeta francese Montesquieu “il posto più bello del mondo”.

Il golfo Borromeo, da Stresa a Pallanza, è il cuore geografico e turistico del lago Maggiore l. Qui si trovano alcune delle ville più affascinati, note per i loro giardini, che in primavera si rivestono dei mille colori dei fiori, attrattiva per turisti di tutto il mondo: fra i tanti, impossibile non citare i giardini di villa Taranto di Verbania, con 20 ettari di superficie e oltre 20 000 varietà di fiori di tutti i continenti, fra i parchi botanici più importanti del mondo. Antiche ville anche lungo la strada panoramica che, costeggiando la riva, porta fino ad Arona, principale centro delle sponda meridionale del lago, dominata dai ruderi della rocca edificata dai Visconti ed ampliata dai Borromeo e dalla colossale statua di San Carlo Borromeo, alta 35 metri: questa riviera era infatti fin dal Settecento il luogo prediletto per la villeggiatura delle grandi famiglie della nobiltà lombarda, che vi costruì sontuose dimore.

A nord, fino alla Svizzera – Nel settore settentrionale del Verbano il paesaggio cambia, il lago si restringe, i paesi si diradano e le coste si fanno più scoscese. Qui si trovaCannobbio, ultimo comune italiano prima del confine con la Svizzera: proseguendo oltre si arriva infatti a Locarno. La costa poi ripiega verso la riviera orientale, nuovamente in territorio italiano. E’ questa la sponda lombarda del lago, con Luino, deliziosa e raccolta località di villeggiatura, Laveno, Ispra, Angera, sovrastata dall’imponente Rocca Borromea.

Le splendide perle del lago – Ad aumentare il fascino del lago, le isole, piccoli mondi a sé: le Isole Borromee nell’omonimo golfo (la monumentale isola Bella con il seicentesco palazzo Borromeo circondato da scenografici giardini, la pittoresca isola dei Pescatori e l’isola Madre, nota per il giardino botanico ricco di piante rare ), l’isolino di S.Giovanni di fronte a Pallanza, le isolette che ospitano i castelli di Cannero.

Ospiti illustri – Scelto fin dal ’600 dalla nobile famiglia dei Borromeo, che costruirono i loro sfarzosissimi palazzi sull’ isola Bella e sull’ isola Madre, il lago Maggiore divenne dal ‘700 una delle mete di villeggiatura preferite dalle più facoltose famiglie lombarde che vi costruirono ville circondate da grandi parchi e, successivamente, dall’alta borghesia europea, che amava trascorrere lunghi periodi nei suoi lussuosi  Hotel. Ad essi si unirono via via intellettuali, poeti, colti viaggiatori, che fecero del Verbano una delle mete di vacanza più esclusive del continente. Arturo Toscanini, George Bernard Shaw, Alessandro Manzoni, i reali d’Inghilterra, Antonio Rosmini, Giovanni Verga e Gabriele D’Annunzio furono solo alcuni degli ospiti illustri che visitarono e s’innamorarono della bellezza ammaliante del Lago. (Tg.com)

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