Milano 3 Ottobre – Solo la principale “freelance platform” impiega qualcosa come 10 milioni di persone. Così la rivoluzione del “cloud working” sta cambiando il mondo del lavoro.
1. Le piattaforme per trovare lavoro / Upwork (Elance & Odesk)
E’ il colosso indiscusso tra le “freelance platform” mondiali. Upwork, nata dalla fusione tra due dei maggiori protagonisti del mercato (Elance e oDesk), sfoggia numeri davvero impressionanti: 10 milioni di persone che lavorano per 4 milioni di clienti registrati, guadagnando oltre un miliardo di dollari. Sono richieste qualcosa come 2700 differenti figure professionali, in 180 Paesi del mondo. Upwork è una piattaforma “generalista”, ossia rivolta un po’ a tutti: dai creativi ai programmatori, dai contabili ai web designer, dai copywriter agli esperti di marketing. Ha sede in California, a Mountain View come Google, e fino ad aprile era guidata da un italiano, il fiorentino Fabio Rosati. E’ famosa per la sua grande flessibilità e rapidità di risposta ai clienti, che possono trovare in fretta sia singoli professionisti che interi gruppi di lavoro.
2. Le piattaforme per trovare lavoro / Freelancer.com
Fondata nel 2009 in Australia da Matt Barrie, Freelancer.com è un’altra famosa piattaforma generalista, nota in particolare per i suoi “contest”, le sfide per aggiudicarsi un lavoro. Al network sono iscritte anche migliaia di aziende italiane. Al momento Freelancer.com impiega quasi 240mila professionisti, che lavorano per 30mila committenti su quasi 59mila progetti. La registrazione alla piattaforma è gratuita (con limiti al numero di progetti che si possono commissionare o eseguire) oppure a pagamento (senza limiti).
3. Le piattaforme per trovare lavoro / Twago
Fondata a Berlino nell’agosto del 2009, Twago è la piattaforma leader nei Paesi germanofoni, in Italia (dove è presente dalla fine del 2009) e in Spagna. Dal 2012 è approdata anche sul mercato francese. Segnala di avere oltre 78mila progetti pubblicati per un valore di quasi 415 milioni di euro. Sono molto richiesti i programmatori, i graphic designer ma anche i traduttori o gli esperti di marketing. La registrazione di base è gratuita, si paga una percentuale sul lavoro concluso (un po’ come avviene per le agenzie immobiliari).
4. Le piattaforme per trovare lavoro / 99designs
Questo è invece l’esempio di una grande piattaforma non generalista ma specializzata, nel caso specifico nel graphic design: loghi, siti, immagine coordinata, packaging, T-shirt, persino grafica per automobili. Fondata a Melbourne nel 2008, ha ora la sede mondiale a San Francisco e quella europea a Berlino (dopo l’acquisizione nel 2012 delle tedesca 12designer). E’ presente con siti specifici in Italia, Spagna, Francia e Olanda. Ora, dopo un nuovo round di finanziamenti per 10 milioni di dollari, sta puntando sul Giappone.
5. Le piattaforme per trovare lavoro / Addlance
Concludiamo la breve panoramica con una nuova piattaforma completamente italiana, appena nata. Si chiama Addlance e a fondarla sono stati due fratelli di Como, Andrea e Luca Cappelletti. Gli ambiti previsti sono quelli tecnici (programmazione, sviluppo web, multimedia), oltre a design, business support, marketing e comunicazione. L’obiettivo è arrivare a 5mila iscritti entro la fine del 2015, per un valore dei progetti pari a un milione di euro.
Enrico Marro – Il Sole 24 Ore
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