Siria arriva la Morte Nera

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Milano 4 Ottobre – Tra  gli Squali cinesi, la Brigata Gerusalemme, la Morte Nera e gli Elicotteri Alligator la guerra s’estende…

Sono  sbarcati nel porto di Tartus, in Siria e sono diretti ad Aleppo: sono i marines russi, soprannominati la “Morte Nera”. Si muovono a bordo di blindati che impediscono interferenze elettromagnetiche , affiancati  dagli  elicotteri Chaos, capaci di distruggere qualsiasi carro armato. Altri mezzi fantascientifici sono scesi dai grandi Antonov, gli aerei più grandi del mondo occidentale, da cui sono scivolati per ora, sei modernissimi carri armati T90 di 3 generazione. Aspettando il nuovo tipo di carro armato, l’Armata, capace di sbaragliare qualsiasi carro nemico.  Ma è soprattutto lo sbarco a Jableh, vicino Latakia, della 810 brigata di fanteria navale, la Morte Nera, a impensierire gli analisti. Sono truppe d’assalto: dove saranno dirette?

Per ora la guerra contro l’Isis è  arrivata dal cielo.18 sortite contro 12 impianti dello Stato islamico in Siria nelle ultime 24 ore non sono poche. Il bottino russo è proclamato da scarni comunicati stampa, che allarmano non poco l’opinione pubblica. Sembra di  ascoltare un bollettino  di guerra. “Questa notte, i nostri velivoli hanno effettuato dieci missioni. Abbiamo distrutto sette impianti dell’Isis ed utilizzato l’intera forza aerea schierata in Siria. Durante il giorno abbiamo condotto otto sortite e distrutte altre cinque strutture”, recitano i comunicati russi. Insomma,  l’Orso siberiano  avrebbe fatto piazza pulita dell’Isis in un posto di comando ed  in un punto di comunicazione nei pressi di Dar Tazza, nella provincia di Aleppo, nella Siria nord-occidentale. Per ora.

Si tratta  del “ lavoro “ di aerei temibili, i famosi  e arcinoti  Sukhoi Su-34, potentissimi cacciabombardieri . Avrebbero distrutto anche un campo di addestramento nei pressi di Maadan-Jedid ed un posto di comando mimetizzato vicino Kasert-Faraj, a sud-ovest della città di Raqqa.

E gli  inquietanti bollettini di guerra si susseguono . Un  portavoce del Ministero della Difesa, Igor Konashenkov  ha  subito  dichiarato:  “Non c’è un solo obiettivo in Siria che i nostri Sukhoi-34 non possono colpire. Vorrei far notare che i Su-34 attaccano gli obiettivi da un’altitudine superiore ai 5.000 metri con assoluta precisione”.

 E Papa Badoglio? Renzi? Gentiloni ? Finora  tacciono…

 Qualcuno  avrà   però  certamente spiegato  loro i pericoli di questa vicinissima guerra, una vera Cernobyl politica, come le cancellerie chiamano ormai la Siria: i russi hanno inoltre schierato ben  dodici aerei da attacco al suolo e  con supporto ravvicinato  ( i famosi  Su-25 Frogfoot) oltre a quattro caccia Su-30SM, quindici elicotteri pesanti d’attacco, molti dei quali Kamov Ka-52 ‘Alligator’….  La forza aerea sarebbe pure  rifornita da dieci tanker.

Ma attenzione: ci sarebbero  poi gli ‘Squali Volanti’ cinesi, che  potrebbero raggiungere la Siria tra pochissimi giorni . Gli israeliani assicurano la presenza della portaerei cinese Liaoning ancorata al porto di Tartus. Secondo indiscrezioni israeliane,  gli Squali  cinesi sarebbero stati schierati a bordo della Liaoning.

Vedremo presto in azione i caccia cinesi contro l’Isis? Sarebbe una “ prima “ interessante…

A complicare ulteriormente lo scenario, ecco gli iraniani, che  continuano ad ammassare truppe al confine siriano.Avrebbero schierato la Brigata Gerusalemme, un corpo per le  operazioni speciali delle Guardie rivoluzionarie dell’Iran: un corpo d’elite,che  supporterebbe – secondo analisti americani-gruppi terroristici in Libano, Yemen e Iraq.

Insomma, con l’entrata nello scenario siriano dei “berretti neri “ russi  la guerra  avrà  uno sviluppo inimmaginabile  e imprevedibile: c’è proprio  da aggiungere un pater noster in più  nel rosario serale, in Vaticano.

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