Milano 8 Ottobre – Mi devo essere addormentato ai giardini di via Palestro mentre leggevo sul quotidiano che si compra qui da noi, le cronache dell’ultimo incontro fra i leader del centrodestra, che non trovano nessuno a Milano che voglia di fare il candidato sindaco.
Caduto nel sonno ho avuto un incubo: ero un famoso avvocato in quota a Forza Italia, importante assessore del Comune di Milano, addirittura vicesindaco. Trattavo questioni urbanistiche di grande importanza, e avevo acquisito il tratto e l’incidere del futuro leader della mia parte politica.
Il sogno continuava con me seduto al tavolo di una trattativa importante insieme alla mia controparte, un importante studio legale internazionale, che mi faceva un’irrinunciabile lusinga professionale. Nulla di scorretto od illecito, anzi, solo la prosecuzione della mia ascesa professionale con altri mezzi.
Decidevo di dimettermi da tutti gli incarichi politici in Comune, dando la colpa alla scarsa coerenza del mio partito e, passati sei mesi, diventavo socio del grande studio.
E qui precipitavo nell’incubo: sognavo che una mattina l’altro quotidiano che si legge da queste parti denunciava a nove colonne il grave conflitto di interessi che doveva per forza essere sottinteso alla mia scelta. Il noto cronista di giudiziaria pubblicava anche la mia foto sotto il titolo” il nuovo conflitto di interessi all’ombra del duomo” precisando che di lì a poco si sarebbe mossa anche la Procura di Milano.
Forse perché il cronista porta notoriamente sfiga forse perché ha doti divinatorie, l’incubo continuava con la guardia di finanza che entrava a casa mia alle 5 della mattina sequestrando ogni cosa e terrorizzando i miei figli e terminava con il prevedibile sermone del Presidente dell’Ordine degli Avvocati che denunciava il mancato rispetto dei minimi criteri di deontologia, annunciando la mia sospensione dalla professione.
A quel punto mi sono svegliato di soprassalto, scosso da un brivido e completamente sudato, accorgendomi però che era stato solo un terribile incubo. Infatti finendo di sfogliare il giornalone nazionale e raggiunta la pagina di Milano leggevo la notizia, questa vera, che l’assessore all’urbanistica del Comune di Milano nonché vicesindaco, dopo essersi dimessa, era entrata a far parte di un grande studio internazionale che proprio di urbanistica e di questioni amministrative si era di recente occupato.
Ho pensato, meno male poveretta che come me è sempre stata di sinistra, la sinistra quella vera che abbiamo oramai solo quasi a Milano, mica quella che c’è ora. La sinistra dura e pura, quella che innerva la società civile, le redazioni dei media, le correnti della migliore magistratura.
Dunque non c’è nulla di cui avere paura, è stato solo un incubo dovuto ad una lettura sbagliata.
Tommaso Campanella
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