Milano 9 Ottobre – Un guitto da farsa che non sa far ridere. Un guitto da quattro soldi, messo lì per caso da primarie farlocche, accreditato dai vari Buzzi, votato da Rom ed extracomunitari, mantenuto in scena da un partito senza vergogna. Un guitto a cui il ruolo di primo attore ha gonfiato d’orgoglio pancia e cervello, senza il minimo senso del ridicolo, senza mai un attimo di autocritica, con il desiderio costante di fuggire, di andare lontano, quando Roma bruciava per i tanti disservizi, quando l’antipatia dei romani diventava rabbia e insulto, quando l’onestà intellettuale avrebbe richiesto un semplice “Scusate, ho sbagliato”. Un guitto neppure furbo, incapace di reggere il ruolo, borioso e bugiardo, senza quella dignità elementare che è consapevolezza dei propri limiti, amore della verità. Guitto fino alla fine, in una commedia tragica per Roma, con l’unica arte di barcamenarsi tra balle e figuracce, tra frasi epico-comiche e gesti plateali senza costrutto.
“Il peggior Sindaco di Roma…E’ finito un incubo..Finalmente…Roma è stata liberata” questi i commenti dei romani. Marino si è dimesso, alla fine, dopo mesi di logoramento, dopo un tempo infinito di protezione politica di quel PD che non voleva ammettere il fallimento, per non ammettere che i figli delle Primarie tanto enfatizzate, sono spesso inadeguati e incapaci. A Roma, a Milano, a Napoli. Ed è curioso che l’ultimo atto riguardi le spese cosiddette di rappresentanza che tali non erano, smentite dai presunti commensali interessati. Una vergogna da “braccino corto”, da mania di grandezza, da “stupidera” cronica. Ma Marino ha un pregresso di conti gonfiati, di sparate senza senso ben noto…e il PD sapeva che il dottorino tutto stile, con ambizioni intellettuali, era umanamente un pallone gonfiato. E allora? Allora cala il sipario su un guitto mediocre prestato ad una politica mediocre.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano