Milano 11 Ottobre – Ma sì prendiamola così come viene, senza farci il sangue amaro. Ma sì, è domenica e c’è il sole..cantiamo con Nino Rossi: la vita l’è ona canzon, da zuffolare in bicicletta “se pola cantà in chiave de tristezza / o se poeu tralla là in spensieratezza”. Perché le contraddizioni e le sparate di Pisapia, oggi, non ci fanno muovere un plissè, tanto le bugie, dice la saggezza popolare, hanno le gambe corte e certe affermazioni si commentano da sole “Da sempre abbiamo dato maggior importanza al Terzo settore, perché la collaborazione è la formula vincente, soprattutto in questi anni di crisi. Solo nel 2015 abbiamo investito oltre 176 milioni di euro a favore di migliaia di milanesi in difficoltà, cui si aggiungono 127 milioni che dal 2011 a oggi sono stati impegnati per il sostegno a famiglie, a giovani coppie e all’infanzia: Milano è infatti il primo Comune in Italia per risorse destinate al welfare e per numero di persone sostenute”.
C’è da chiedersi: chi li ha visti? Un consiglio sempre di Rossi che aveva capito tutto della vita e del quotidiano “Se l’esistenza toa l’è un triste tango / ti cambia disc e mett un cha cha cha” Perché se Pisapia incontra Renzi e le primarie “Si dovrebbero fare, ma non sono un dogma”, a noi che ce frega? Chi se ne importa se cambia idea dopo aver visto l’Imperatore d’Italia? E poi se dalle loro primarie escono i Marino, i Pisapia e i De Magistris, i milanesi ormai sono “scafati”. E scusate se il “romanesco” mi ha preso la penna. “Per il dopo Expo siamo pronti”: Pronti a fare che? Pronti a fare la raccolta differenziata del cibo in esubero? Perché di questo si è occupato finora.
Ma sì cantiamo “La vitta l’è ona canzon che canta scior e barbon….sbatt via i penser e mettes a cantà”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano