Milano 15 Ottobre – Risuona il tintinnio di manette tanto caro ad alcune procure. A Milano hanno arrestato Mario Mantovani, già senatore di Forza Italia, fresco ex assessore alla Sanità della Regione Lombardia.
Nell’ordinanza non si parla di tangenti ma di «scambio di favori». Mantovani, secondo l’accusa, si sarebbe fatto fare gratis lavori di ristrutturazione in casa sua da aziende a cui aveva assegnato appalti pubblici. Se vero, è cosa certamente disdicevole e pure reato. Si vada quindi a un giusto processo. Ma mi chiedo: perché l’arresto preventivo? Non ci sono mazzette da cercare e recuperare in paradisi fiscali ma semmai case da sequestrare. È come noto le case non scappano, né possono essere nascoste e neppure abbattute nottetempo da Mantovani per far sparire il corpo del reato. L’arresto preventivo, in una società civile, è una misura estrema che andrebbe applicata in casi di grave pericolo per le indagini o per persone terze. Chissà quante donne assassinate da ex e pretendenti oggi sarebbero vive se i magistrati avessero ammanettato in via preventiva, invece di lasciarli in circolazione, gli uomini che le perseguitavano, che le menavano, che le minacciavano di morte.
Per molte procure non conta la vita delle persone ma i titoli sui giornali. Ai quali accedi non per meriti giuridici o sociali ma in base alla notorietà della preda. In questo i politici, soprattutto se di Forza Italia, meglio ancora se berlusconiani convinti e fedeli, sono bocconi ghiotti. Il solo, e legittimo, avviso di garanzia non basta. Ci vuole il carcere da subito, il processo e l’accertamento della verità diventano solo un noioso seguito. E nel caso di Mantovani colpisce anche la tempistica. C’è il Pd sotto schiaffo giudiziario e mediatico a Roma per l’imminente apertura del processo «Mafia capitale». I giornali sguazzano nelle ricevute false di Marino, la Corte dei conti dice di voler vedere chiaro in quelle altrettanto sospette del premier Renzi. Tutto questo, certificano i sondaggi, sta provocando il crollo del Pd (a Roma è sceso al 17 per cento). Serviva un diversivo per distrarre l’opinione pubblica. Ed eccolo servito. Il soccorso rosso della procura di Milano scodella l’arresto di Mantovani. Non sia mai che a qualcuno venga il dubbio che i cattivi siano anche a sinistra.
Alessandro Sallusti (Il Giornale)
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