Il cuore di Milano: identità di una città nella ricerca del bene comune

Cultura e spettacolo

Milano 17 Ottobre – Il cuore di Milano: identità di una città nella ricerca del bene comune 18 ottobre 2015 – dalle 10 alle 17 –

Il Gruppo Giovani FAI di Milano proporrà una selezione di luoghi che raccontano un tratto identitario della storia sociale e culturale della nostra città. Un itinerario da percorrere senza punti di partenza o arrivo, per intero o in parte, con l’apertura di luoghi inediti, inaccessibili al pubblico che guardiamo distrattamente, di cui ignoriamo storia valore. Tra questi alcuni monumenti restaurati con i proventi del Gioco del Lotto per un investimento di oltre 1 miliardo e 800 milioni di euro.

Il vecchio detto popolare Milan col coeur in man, non è solo un modo di dire ma la vera espressione della proverbiale vocazione al “fare del bene” che da secoli caratterizza gli abitanti del capoluogo lombardo.

Milano, Chiostri della Società Umanitaria , Foto Metamorphosi © FAI - Fondo Ambiente ItalianoIl senso civico e la vocazione filantropica all’impegno volontario, in campo assistenziale, sociale, culturale da parte di singoli cittadini o gruppi riuniti e organizzati, rappresentano storicamente le fondamenta su cui si è costruita ed è diventata grande la nostra civitas mediolanensis. La storia della nostra città è tessuta dalla rete di istituzioni laiche, enti religiosi, aggregazioni civili e singoli individui che mettono a disposizione il loro capitale finanziario e soprattutto il loro capitale umano per il bene comune della collettività. A cominciare dall’opera illuminata di Francesco Sforza, che nel 1456 volle istituire lo Spedale dei poveri, insediandolo nella Ca’ Granda, con l’intento di garantire cure mediche gratuite agli abitanti bisognosi della città. Da quel momento una moltitudine di gruppi organizzati, confraternite e congregazioni di cittadini si riunirono per accorrere volontariamente alle necessità delle persone indigenti.

Il pubblico di FAIMARATHON potrà ripercorrere la storia di questa istituzione all’interno dell’Archivio storico dell’ospedale Policlinico, che raccoglie, nei due solenni saloni del Capitolo d’Inverno e del Capitolo d’Estate, i documenti prodotti o ricevuti dall’Ospedale Maggiore, dalla fondazione a oggi. Per gli iscritti o chi si iscriverà durante la giornata la possibilità di entrare nella Quadreria dei benefattori dell’ospedale maggiore, che sin dal Seicento si facevano ritrarre a memoria della loro donazione. Una raccolta di oltre 920 dipinti commissionati dall’istituzione ininterrottamente dal 1602 ad artisti fra cui spiccano i nomi di Salomon Adler, Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, Francesco Hayez, Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Francesco Casorati, Mario Sironi, Carlo Carrà per citarne solo alcuni.

Poi sarà la volta Chiostri della Società Umanitaria, nata nel 1893 grazie al lascito testamentario del filantropo Moisè Loria con l’intento di aiutare i diseredati procurando loro appoggio, istruzione e lavoro. Dall’anno della fondazione la Società Umanitaria si insediò nel complesso monastico di San Barnaba, coi suoi bellissimi chiostri oggi sede di molte attività sociali e culturali, e nel Salone degli Affreschi mirabilmente affrescato alla fine del quattrocento da Bernardino Ferrari e dal Lomazzo.

Il tema della filantropia illuminata sarà anche descritto in due tappe en plein air quali i Giardini della Guastalla e il Parco della Villa Comunale (Belgiojoso Bonaparte): due suggestivi e piacevoli giardini, oggi parchi pubblici testimoni di come l’iniziativa privata trovi riscontro anche nel rapporto virtuoso con l’amministrazione cittadina. Dove un tempo la Contessa Paola Ludovica Torelli di Guastalla aprì un collegio laico dedicato all’educazione di “fanciulle nobili, ma decadute”, dotandolo di un parco dove le ragazze potessero crescere circondate di bellezza, oggi è aperto a tutti il giardino all’italiana che il Comune di Milano negli anni ’30 sottrasse a distruzione. Allo stesso modo l’iniziativa cittadina trasformò a inizio secolo la stupenda dimora progettata dal Pollack per Ludovico Barbiano di Belgiojoso a fine ‘800 nella Galleria d’Arte Moderna e nel parco pubblico oggi dedicato ai bambini.

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Il bene comune passa anche attraverso l’aiuto a chi dovesse trovarsi in difficoltà economica, a questo scopo da più di cinquecento anni, nello stesso luogo seppur mutato nell’aspetto, opera il Monte di Pietà: vera struttura bancaria dedicata al microcredito, nata su ispirazione francescana e istituita da Ludovico il Moro nel 1482. Sarà possibile visitare l’edificio progettato dal Piermarini, la sala consiliare decorata di preziosi affreschi tra cui un “Cristo nel Sepolcro” dello Zenale, la bellissima sala delle aste in stile Liberty.

Il complesso di San Pietro in Gessate racconta un’altra peculiare istituzione cittadina, dedicata alla cura e formazione degli orfani: i partecipanti a FAIMARATHON visiteranno i resti del chiostro, oggi racchiuso nell’edificio del Liceo Leonardo da Vinci, prima sede del collegio dei Martinitt che, per secoli, accolse gli orfani come l’analogo collegio delle Stelline per le orfane, offrendo vitto, alloggio e formazione di alto profilo: illustri milanesi quali Angelo Rizzoli, Edoardo Bianchi, Leonardo del Vecchio e Marco Dabbene sono ex-Martinitt!

Il tema della formazione dedicata al bene della città e dei cittadini sarà illustrato dalla storia dell’ex Collegio Elvetico, oggi Palazzo del Senato: prima l’iniziativa dei Borromeo, poi quella di privati e istituzioni che decisero di costituire l’Archivio di Stato donando i propri fondi documentali, testimoniano quanto la cultura sia stata nei secoli interpretata quale strumento di arricchimento della collettività. La cultura e lo studio della musica erano alla base del programma di formazione dell’Istituto dei Ciechi, la cui storia verrà raccontata dall’esterno prima di entrare nella meravigliosa Villa Necchi Campiglio: elegante dimora progettata dal Portaluppi e donata nel 2001 al FAI, testimonia quanto anche oggi il mecenatismo e il volontariato riescano a realizzare ogni giorno per la tutela e la custodia dei beni artistici e paesaggistici attraverso un’istituzione quale il Fondo Ambiente Italiano, nata anch’essa a Milano per iniziativa di singoli cittadini.

Per informazioni www.FAIMARATHON.it.

La FAIMARATHON è per tutti, trattamento di favore per gli iscritti FAI e a chi si iscriverà durante l’evento. A loro sarà dedicata l’apertura eccezionale della quadreria dei benefattori della Ca’ Granda. domenica 18 in piazza, e durante tutto il mese online, iscrizione a una speciale quota di benvenuto: 29 €.

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