Milano 17 Ottobre – Parte il 19 ottobre dallo IEO di Milano “Sguardi d’energia”
La campagna itinerante promossa da ACTO onlus in partnership con Youngblood Mineral Cosmetics e il supporto di Roche, offre un programma di make-up personalizzato a tutte le pazienti con tumore ovarico.
Aver cura di se stesse, del proprio corpo e della propria bellezza: perché contro il tumore ovarico, il più insidioso e meno conosciuto dei tumori femminili, c’è bisogno di tutta l’energia delle donne; perché recuperare un rapporto positivo con l’immagine di sé aiuta ad affrontare meglio le terapie; perché l’attenzione alla propria persona è parte integrante del percorso di cura che oggi, per il tumore ovarico, dopo quindici anni di assenza di novità importanti, può avvalersi di terapie innovative che migliorano il tempo libero da malattia e la qualità di vita delle pazienti.
È questo l’invito rivolto a tutte le donne con neoplasia dell’ovaio da ACTO onlus – Alleanza Contro il Tumore Ovarico, che in partnership con Youngblood Mineral Cosmetics e il supporto di Roche promuove Sguardi d’energia, una campagna itinerante rivolta alle pazienti. La prima tappa di una serie di appuntamenti che si terranno in diverse città italiane, è ospitata dal 19 al 23 ottobre all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, uno dei centri di eccellenza a livello internazionale nel trattamento di questo tumore. Nel corso della settimana sarà messo a disposizione delle donne un programma personalizzato di cura della pelle e trucco.
Ad ogni paziente che prenderà appuntamento presso il centro, gli esperti di trucco e immagine di Youngblood offriranno una seduta personalizzata di trucco della durata di un’ora di cui 15 minuti dedicati alla preparazione della pelle e 45 minuti dedicati al trucco con prodotti della nota azienda americana che utilizza prodotti minerali e antiallergici. Al termine della seduta ogni paziente riceverà in omaggio un kit composto da un cofanetto contenente i prodotti utilizzati durante la seduta di trucco oltre ad informazioni su come prendersi cura della propria pelle durante la malattia.
«ACTO è nata per stare accanto alle pazienti e sostenerle nel difficile percorso di malattia, segnato da sofferenze fisiche e psicologiche in cui i cambiamenti spesso devastanti dell’aspetto fisico, conseguenti alle terapie, occupano un posto molto importante in quanto incidono in maniera profonda sulla qualità di vita delle donne colpite da questa malattia – afferma Nicoletta Cerana, Presidente di ACTO onlus – Alleanza contro il Tumore Ovarico – le problematiche di tipo estetico, per quanto possano apparire secondarie, impattano pesantemente sulla percezione della propria immagine e sull’autostima, generando ansia e depressione, e arrivano ad influenzare persino la risposta alle terapie».
Dal punto di vista della terapia del tumore ovarico, grandi passi sono stati fatti negli ultimi anni. Si punta ora alla cronicizzazione della malattia, grazie all’avvento delle terapie anti-angiogeniche che impediscono al tumore di crescere e diffondersi, bloccando la neoformazione vascolare che alimenta il tumore.
«L’evento più importante degli ultimi 20 anni è stato senza dubbio l’arrivo dei nuovi farmaci anti-angiogenici che hanno colmato un vuoto drammatico durante il quale c’è stata una totale assenza di novità terapeutiche rilevanti – dichiara Nicoletta Colombo, Direttore Divisione di Ginecologia Oncologica Medica, Istituto Europeo di Oncologia, Milano e Professore Associato di Ostetricia e Ginecologia, Università degli Studi Milano-Bicocca – bevacizumab, il primo di questi farmaci a essere utilizzato contro il tumore ovarico è in grado di assicurare tempi più lunghi in assenza di malattia oltre al fatto, fondamentale, di non essere gravato dagli effetti collaterali peculiari della chemioterapia».
Grazie ai progressi della ricerca in ambito ginecologico, oltre a bevacizumab, per le pazienti affette da tumore ovarico e con mutazione BRCA1 e 2, sono oggi disponibili anche nuove terapie, come i PARP inibitori.
Ma insieme ai progressi terapeutici, si fa sempre più strada anche la consapevolezza di quanto sia importante offrire alle pazienti un supporto di tipo psicologico. «Sono molti i Centri e gli oncologi che hanno compreso l’impatto devastante che la malattia ha sulla sfera fisica e psichica della donna e quanto sia importante mettere in atto un sostegno psicologico come parte integrante della cura», sostiene Roberta Nicoli, Psicologa, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR, socia fondatrice e membro del Consiglio Direttivo ACTO onlus. «Per reagire alla malattia e per riappropriarsi di se stesse, possono essere importanti anche le piccole cose, i piccoli gesti quotidiani, le piccole attenzioni come un velo di rossetto, una parrucca originale, che permettono alla donna di capire che si può, nonostante la grande fatica, uscire fuori dal tunnel angosciante della malattia».
Roche sostiene con grande entusiasmo il progetto itinerante Sguardi d’energia promosso da ACTO onlus. «Roche è orgogliosa di essere al fianco di ACTO onlus con una campagna che ha l’obiettivo, non solo di informare le donne su un tumore insidioso e subdolo, ma anche di offrire un servizio alle donne che hanno avuto la sfortuna di doversi confrontare con questa terribile malattia – afferma Alfonso Gentile, Direttore Medico di Roche S.p.A. – Roche è costantemente impegnata nella ricerca di nuove soluzioni terapeutiche per poter dare ai medici armi efficaci e ai pazienti speranza di vita. Roche, più di altre aziende, ha contribuito a riscrivere la storia del trattamento di molti tumori come, ad esempio, quello della mammella, le cui innovazioni terapeutiche messe a disposizione delle pazienti hanno salvato la vita di milioni di donne nel mondo. Per questo motivo, sentiamo la responsabilità di continuare il nostro impegno al fianco delle pazienti, in particolare nella lotta contro patologie, come il tumore ovarico, per le quali per anni non si sono registrate novità terapeutiche rilevanti».
ACTO onlus per questa campagna ha trovato un partner d’eccezione, Youngblood Mineral Cosmetics, che condivide gli obiettivi di questo progetto. «Pauline Youngblood infatti ha fondato il brand quasi 20 anni fa partendo dalla volontà di concedere a tutte le donne, soprattutto a chi aveva avuto subito traumi causati da trattamenti invasivi, di sentirsi belle e di farlo in maniera sana, con ingredienti minerali naturali di altissima qualità», afferma Ariane d’Andiran, Managing Partner dell’agenzia di Marketing & Comunicazione Youngblood Mineral Cosmetics Italia. «Siamo grati ad ACTO onlus per questa bellissima opportunità e felici per tutti i sorrisi che i nostri make-up artist vedranno nascere sui visi delle tante donne che saranno coinvolte in questa iniziativa».
La campagna Sguardi d’energia tra il 2015 e 2016 sarà ospitata all’interno dei maggiori Centri oncologici specializzati nella diagnosi e cura del tumore ovarico in Lombardia, Lazio, Puglia e Campania.
Per informazioni: pagina Facebook Sguardi d’energia – www.actoonlus.it
Il tumore ovarico: fatti e cifre
In Italia 37.000 donne convivono con un tumore ovarico: circa 6.000 (Globocan 2012) i nuovi casi ogni anno con numeri in forte aumento. Ma secondo un’indagine promossa da ACTO onlus, in Italia il 60% delle donne non conosce questa patologia e il 70% non sa indicarne né i sintomi né gli esami a cui sottoporsi.
Per queste ragioni, in circa l’80% dei casi la diagnosi arriva in fase avanzata quando ormai le possibilità di cura sono molto limitate. E’ quindi molto importante che ogni donna conosca innanzitutto i segnali che possono indicare il manifestarsi della malattia: gonfiore persistente dell’addome; fitte addominali; bisogno frequente di urinare; sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto; perdite ematiche vaginali; stitichezza o diarrea
È altrettanto importante conoscere i fattori che aumentano il rischio di contrarre il tumore. Tra questi, i principali sono la familiarità e la presenza di una mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2 che aumenta anche di 50 volte il rischio di ammalarsi.
Conoscere i sintomi e i fattori di rischio permette una diagnosi tempestiva che può migliorare la sopravvivenza. Se infatti il tumore ovarico è diagnosticato in stadio iniziale la probabilità di sopravvivenza a 5 anni è del 75-95%.
In campo oncologico l’obiettivo attuale delle terapie è la cronicizzazione della malattia: per il tumore ovarico, negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi in avanti grazie all’avvento delle terapie anti-angiogeniche che impediscono al tumore di crescere e diffondersi, bloccando la neoformazione vascolare che alimenta il tumore.
Grazie ai progressi della ricerca in ambito ginecologico, oltre a bevacizumab, per le pazienti affette da tumore ovarico con mutazione BRCA1 e 2 sono oggi disponibili altre nuove terapie, come i PARP inibitori.
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