Non è possibile essere garantisti con Marino e chiedere la sfiducia a Maroni

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Milano 18 Ottobre – In una lettera inviata al Direttore de Il Tempo, l’on. Roberto Giachetti del PD, rivendica il valore del garantismo tout court, per la destra e per la sinistra. Ne riproponiamo il testo:

Caro Direttore, molti hanno interpretato le mie dichiarazioni di ieri sulla sfiducia presentata dalle opposizioni contro Maroni legandola tout court al mio garantismo, che certamente rivendico, ma che in questo caso specifico viene dopo.

Il problema che ho posto è invece prettamente politico, e risponde alla domanda se in un contesto in cui la credibilità delle classi dirigenti viene messa a dura prova da scandali di vario ordine e dall’incapacità di portare il dibattito su un terreno che non sia meramente confinato nell’argine delle gazzarre verbali, del disprezzo a prescindere, della gara all’offesa più forte, abbia ancora senso il valore della coerenza; con se stessi, con i cittadini, con i propri principi, con la propria cultura politica. Se sia normale ed accettabile far passare l’idea che il rispetto dello stato di diritto e la difesa dei minimi principi di civiltà democratica siano rivendicati quando ci riguardano e dimenticati quando riguardano i nostri avversari.

So che nel mio partito le parole di ieri hanno creato qualche malumore, e mi dispiace. Io non metto minimamente in discussione le ragioni di chi nel Pd milanese quotidianamente denuncia il malgoverno della giunta Maroni. Il mio dubbio è il casus belli che ha portato alla presentazione di una mozione di sfiducia, ovvero le singole vicende giudiziarie – peraltro tutte da accertare – a carico di alcuni esponenti di Lega e Fi. Perché chiedere le dimissioni di Maroni?

Il nostro comportamento in casi analoghi è stato giustamente diverso e tale dovrebbe restare anche quando ad essere colpiti sono gli altri. Si badi che la questione, se pure posta al mio partito, è assolutamente trasversale e colgo quindi l’occasione di informare chi nella Lega ha usato le mie dichiarazioni che queste sono applicabili, alla lettera, anche e soprattutto a loro. Loro che sono pregni di questa incoerenza, loro che la mozione l’hanno presentata al sottosegretario Castiglione destinatario come Garavaglia di un avviso di garanzia o che hanno invocato le dimissioni di Lupi neanche indagato, o che chiedevano le dimissioni di Marino a seguito delle vicende di mafia capitale. La politica si sta accartocciando anche per questo, perché non c’è più l’avversario da battere ma il nemico da distruggere e per farlo va tutto bene, anche l’umiliazione e la mortificazione del rigore che sarebbe dovuto per tutti noi.

La politica in cui credo e per cui mi batto è quella che sia esempio di onestà e di sobrietà anche nel linguaggio, quella che sia in grado di fare un passo indietro per amore della dignità e della moralità propria e non per rispondere ad un arresto, ad un avviso di garanzia o anche solo ad una nuova intercettazione telefonica. Un sogno? Forse. Ma si sa, invecchiando si torna bambini e… “i sogni son desideri”.

Roberto Giachetti   ( Vicepresidente Camera dei deputati)

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