“Le donne gelose” di Carlo Goldoni, nuova produzione del Piccolo Teatro

Milano 20 Ottobre – In una Venezia scura, tra culto del denaro e angosce di miseria.

Al Piccolo Teatro Studio va in scena in prima assoluta Le donne gelose di Carlo Goldoni, la nuova produzione del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Sangati.

“Questa, Lettor carissimo, è una Commedia veneziana, venezianissima…”, scrive Goldoni nella prefazione di Le donne gelose, la prima commedia scritta interamente in dialetto, messa in scena nel 1752, che segna il passaggio dalla maschera all’attore. L’ambiente è il sestiere ristretto di una città che è un mondo separato dal mondo. La crisi morde, i negozi soffrono, i piccoli commercianti si fanno la guerra, le fortune si mettono in gioco e alla fortuna del gioco si affidano illusorie speranze, dominano il denaro e l’incubo di diventare poveri. Lo sfondo è il Carnevale, la voglia di festa continua.

«È un mondo chiuso – spiega Sangati regista poco più che trentenne, – claustrofobico, autoreferenziale, segnato dalla crisi economica e da una deriva morale che trascina i protagonisti in un vortice di dipendenza patologica dal gioco, in un turbine di gelosie e invidie deliranti. I rapporti umani sono miseri, ipocriti; le relazioni corrose, condizionate da motivi economici; l’intimità è squallida, segnata da insulti e botte. Imperano il culto del denaro e la fiducia nell’azzardo: solo la sorte può alleviare l’angoscia di (ri)cadere nella miseria, ma è un sollievo temporaneo per un mondo dal destino ormai segnato. Nessuno lavora, ma le energie si sprecano, tutti si affannano, si inseguono, si consumano, senza trovare una via d’uscita, come in un labirinto in cui si gira a vuoto e si ritorna sempre al punto di partenza».

Goldoni alterna interni ed esterni, alto e basso, privato e pubblico: si avverte una sconnessione, un disordine. Al campiello come luogo di incontro, di scontro e di festa, si sostituisce il mestissimo Ridotto dove ognuno, protetto dall’anonimato della maschera, può spiare gli altri sperando di non essere riconosciuto.  È una Venezia anomala, scura, silenziosa, semideserta. Perfino il Carnevale rimane sullo sfondo, confinato fuori scena. La festa per eccellenza del rovesciamento, in cui si può fingere di essere ciò che non si è, non può coinvolgere un ceto che può rovesciarsi solo nel proprio vuoto di valori. L’unico piacere per i protagonisti sembra derivare dalla contemplazione delle disgrazie altrui.

Martedì 27 ottobre, ore 17, al Chiostro Nina Vinchi (via Rovello 2 – M1 Cordusio), la compagnia dello spettacolo Le donne gelose incontra il pubblico.

ingresso libero con prenotazione a comunicazione@piccoloteatromilano.it

Piccolo Teatro Studio Melato (via Rivoli 6 – M2 Lanza) dal 22 ottobre al 22 novembre 2015                  

Le donne gelose di Carlo Goldoni – In veneziano con sovratitoli in italiano

martedì, giovedì e sabato 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16. Lunedì riposo; platea 33 euro, balconata 26 euro

Informazioni e prenotazioni 848800304 – www.piccoloteatro.org