Milano 20 Ottobre – La notizia è stata tenuta segreta per un paio di settimane, ma infine dalle cancellerie vaticane è esondata con tutta la forza di un torrente impetuoso, gonfiato dai temporali. Mentre in Vaticano mons. Galantino sponsorizza ogni giorno il business dell’accoglienza, dalla chiesa ortodossa bulgara sono arrivate proposte decisamente controcorrente. Indecenti, le avevano subito chiamate in Vaticano. Imponendo il silenzio mediatico.
Per tentare di capire il trauma che l’invasione di migliaia di migranti causa nei paesi dell’est, per nulla disposti a lasciarsi invadere dagli islamici, e per orientarsi nel ginepraio delle opposto “tifoserie”, vale la pena di leggere con attenzione l’ultimo appello della chiesa ortodossa, fatto addirittura dal Santo Sinodo bulgaro, vigoroso pensatore “irregolare”.
Il Santo Sinodo della chiesa ortodossa bulgara è sceso in campo recentemente contro i migranti. Naturalmente la notizia è stata “cassata” dalla stampa italiana.
“La Chiesa ortodossa – aveva comunicato il Santo Sinodo agli inizi di ottobre al governo bulgaro e per conoscenza anche ai falchi buonisti in Vaticano– prova compassione e chiede solidarietà per i profughi che ormai sono arrivati e hanno un vero, e non falso, bisogno di aiuto. Noi aiutiamo i profughi senza fare differenza per fede o nazionalità, ma riteniamo che il governo non debba in nessun modo accoglierne altri. Il Santo Sinodo ritiene inoltre che chi ha creato il problema dei migranti dovrà anche risolverlo e non è giusto che il popolo ortodosso bulgaro paghi il prezzo rischiando così di perdere il proprio Stato cristiano”.
Papa Bergoglio e il suo cerchio magico gesuita devono aver sobbalzato alla lettera inviata dai patriarchi bulgari.
Analogo sconcerto nella redazione di Famiglia Cristiana e di Civiltà cattolica.
“Se quello di Sofia è il governo di uno stato cristiano, dovrà nella maniera più categorica porre in seno a tutti gli organismi internazionali la questione di far cessare immediatamente le guerre nel Medio Oriente e nell’Africa Settentrionale e chiedere se non è in atto in quei paesi una persecuzione dei cristiani”, si afferma ancora – velenosamente- nella dichiarazione del Santo Sinodo. Pare che padre Lombardi sia ammutolito alla lettura della dichiarazione: la Chiesa Ortodossa non parla a qualche sparuta minoranza in giro per il mondo, ma a centinaia di milioni di fedeli, ad iniziare dalla Russia.
L’appello cristiano dei prelati bulgari aveva inquietato non poco il cerchio magico che sta intorno al papa argentino: dopo l’appello dei vescovi siriani in appoggio dei tank russi, è stato un altro campanello d’allarme per la politica iperbuonista del Vaticano.
Ovviamente la notizia non è stata fatta trapelare sulla stampa italiana. Padre Lombardi e tutto lo staff gesuita avevano lavorato per premere sul governo Renzi affinchè non se ne parlasse affatto, e imposto il silenzio anche al fragore superficiale della tifoseria buonista. Meglio glissare sulla posizione non politically correct dei fratelli ortodossi bulgari. Fratelli coltelli ?
Mons. Galantino lo sa: è troppo cinico, troppo disincantato, troppo pervaso dalle relpolitik per non preoccuparsi di ciò che avviene nel business dell’accoglienza: una matrioska di rancori e speranze, di solidi affari e formidabili interessi economici. Ma il business sta ora mettendo il crisi il dialogo con il patriarcato ortodosso.
Di chi è stata allora la manina che ha fatto filtrare la lettera del santo sinodo bulgaro?
La spiegazione è nella lotta sotterranea che si sta svolgendo in Vaticano e nella cancelleria apostolica.
La visita di papa Bergoglio a Mosca appare sempre più improbabile e lontana: la chiesa ortodossa russa è decisamente antimaomettana e giudica sempre più nervosamente i silenzi buonisti vaticani nei confronti dei tagliagola dell’Islam. Per non parlare della Cina che ha inviato persino una porta-aerei in Siria contro l’Isis, reo di minacciare i suoi confini mongoli.
Qualche cardinale anti Bergoglio, che tiene a cuore più l’unione con i cristiani ortodossi che il dialogo con l’islam, ha fatto filtrare la notizia e l’ha consegnata al Secolo dìItalia: rilanciato nella rete, l’appello del santo sinodo bulgaro sta facendo il giro delle parrocchie dove i cosiddetti migranti, per lo più islamici, vivono a sbafo dei cristiani. Sempre più perseguitati nei paesi d’origine dei migranti.