Milano 21 Ottobre – Fuori dagli ospedali gli infermieri cambiano il modo di lavorare. È finita l’epoca del tam tam e degli anziani che chiedono consiglio al vicino di casa per trovare qualcuno che li aiuti con medicazioni o iniezioni. Ora gli infermieri liberi professionisti si sono organizzati in un poliambulatorio specializzato: si chiama Nurseitalia e ha sede in via Melchiorre Gioia. Ma presto ne apriranno altri, con l’obbiettivo di raggiungere tutti i quartieri della città. Per ora si tratta di una società privata ma con la nuova riforma sanitaria – che crea la figura dell’«infermiere di famiglia» – si spera di ottenere un accreditamento e un’«investitura» ufficiale.
«Il nostro ambulatorio infermieristico – spiega Luca Munari, promotore della newco ed ex direttore sanitario del Niguarda – nasce per rispondere a un’esigenza dei cittadini, soprattutto quelli anziani. Dopo un ricovero, hanno spesso bisogno di assistenza infermieristica e non sanno a chi rivolgersi». D’ora in avanti potranno chiedere supporto all’ambulatorio: o andando direttamente alla sede centrale oppure chiedendo di ricevere una mano direttamente a casa.
Le prestazioni riguardano tutto l’ambito di assistenza infermieristica: clisteri, cambio cateteri, monitoraggio della terapia anti coagulante, aspirazione endotracheale, assistenza e sostituzione della sacca peg. Gli infermieri potranno anche aiutare gli anziani a curare l’igiene personale con il bagno assistito o gestire le piaghe da decupito. Chi segue una terapia prescritta dal medico, potrà ricevere supporto per le iniezioni. E si sentirà meno solo nella gestione della malattia cronica e più sicuro nella gestione della terapia, degli orari delle medicine e tutto il resto. In sostanza, il poliambulatorio degli infermieri si inserisce, con una nuova formula, in una zona d’ombra della sanità lombarda. E, in attesa che venga messa in atto la nuova riforma del sistema, intercetta i bisogni dei milanesi: al momento sono 120 i pazienti fissi assistiti dall’équipe infermieristica.
Ogni prestazione ha un costo, ma ovviamente non ci sono ticket nè tariffari sanitari ufficiali. Tutto viene pagato con una card ricaricabile: in questo modo gli anziani non dovranno nemmeno girare con soldi contanti in tasca e si sentiranno più sicuri. La Nursecard è una carta personale che consente al cliente di pagare tutte le prestazioni ambulatoriali e domiciliari. A ricaricare la carta ci possono pensare gli stessi parenti: con un bonifico, un assegno o tramite numero verde. Un altro vantaggio dell’ambulatorio infermieristico è il monitoraggio quotidiano dello stato di salute: come avviene nelle corsie dell’ospedale, gli infermieri compileranno una cartella infermieristica con tutti i dati del paziente, l’andamento della sua pressione, le terapie seguite, il suo stile di vita. E in caso di problemi o peggioramenti, gli infermieri contatteranno il medico di famiglia perché verifichi e intervenga.
In questi giorni la società sta reclutando nuovi infermieri per aprire varie sedi in città. Un po’ come per i negozi in franchising, ma rispettando tutti gli standard dei poliambulatori medici, spunteranno nuovi «studi» infermieristici nei vari quartieri.
Maria Sorbi (Il Giornale)
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