Hamas pronto a colpire Israele

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Milano 22 Ottobre – L’organizzazione terroristica Hamas ha ordinato ai suoi seguaci di riprendere gli attentati suicidi contro gli israeliani dopo l’ondata di violenza e terrore in tutto il paese ebraico degli uomini di Abu Mazen.

Citando fonti israeliane anonime, Ynet ha riferito che ai terroristi di Hamas a Hebron e Nablus è stato ordinato di svolgere missioni suicide in aree affollate di Gerusalemme, in Giudea e in Samaria.

Un funzionario della sicurezza dell’Autorità Palestinese ha anche rivelato che le forze di polizia dell’ANP ha recentemente arrestato delle cellule di Hamas a Hebron, trovando in loro possesso grandi quantità di denaro e di esplosivi. Sei dei membri della cellula del terrore hanno ammesso sotto interrogatorio il loro desiderio di morire da “martiri”.

Hamas ha lodato i recenti attacchi terroristici in Israele, e tramite i funzionari del gruppo terroristico legato ai Fratelli Musumani ha richiesto una resistenza armata contro Israele. Domenica, Mahmud al-Zahar, un leader di Hamas, ha detto che l’attuale “Intifada popolare” dovrebbe trasformarsi in un conflitto militarizzato.

La scorsa settimana, Ismail Haniyeh, leader di Hamas a Gaza, ha esortato il rafforzamento e l’aumento dell’intifada. Durante un sermone tenutosi venerdì in una moschea di Gaza, Haniyeh ha dichiarato che la resistenza armata è “l’unico percorso che porterà alla liberazione”.

Nelle ultime due settimane, Hamas ha chiesto due “giorni di rabbia” contro Israele, invitando i palestinesi a compiere attacchi terroristici contro gli israeliani e  contro i soldati dell’IDF.

Il nuovo invito a attentati suicidi arriva dopo che un rapporto ha rivelato che alcuni dirigenti della sicurezza palestinesi credono che i terroristi di Hamas stiano pianificando un grande attacco terroristico a larga scala contro gli israeliani in Giudea e Samaria.

Dall’Europa tutta, dalla Casa Bianca e dai richiedenti pace in Medio Oriente, intanto, non arriva alcuna parola di condanna, al contrario, il flusso di denaro verso l’ANP e le ONG operanti nell’area, pare inarrestabile. Se si volesse davvero la pace in Medio Oriente le strade non possono essere che le seguenti: costringere Abu Mazen a riconoscere Israele, lo Stato Ebraico; bloccare il flusso di denaro verso le ONG e riconoscere il falso storico dell’esistenza dello stato palestinese e se stato sovrano deve per forza essere che sia! Se non altro i milioni di Euro che affluiscono in Palestina sarebbero sottoposti a controlli e, in qualità di paese sovrano, dovrebbe presentare un bilancio in cui si giustificano sia le entrate che le uscite. Sino ad ora tutto il denaro che arriva in Palestina viene speso in modo incontrollato sia dai politici palestinesi sia dalle centinaia di ONG operanti in quei luoghi e servono solo ed esclusivamente a finanziare il terrorismo e a far costruire ad Abu Mazen una villetta unifamiliare della modica cifra di 13 milioni si dollari (persino Villa San Martino costa meno).

Perchè i politici europei non dicono che buona parte dei soldi, dei contribuenti europei, strozzati dall’austerity serve a finanziare il terrorismo arabo? Perché l’Unione Europea non dice che quel denaro sottratto agli italiani, ai francesi, agli spagnoli ed ai greci serve ad organizzare un nuovo olocausto, una grande truffa nonché un grande falso storico: la Palestina?

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