Milano 22 Ottobre – Non è stata una bella giornata, quella di ieri, per le scuole milanesi. Soprattutto non lo è stata per i bambini e le famiglie. L’assemblea sindacale di Milano Ristorazione si è tradotta nella mancata preparazione dei pasti. Rimanere a digiuno non è il massimo. Certo si possono portare i panini da casa, ma stavolta è mancata anche un’adeguata informazione. Una débacle per il Comune sotto ogni punto di vista, anche perché il pasto sostitutivo, introdotto per ovviare ai disagi in caso di problemi sindacali, ieri non è stato consegnato e fuori dalle scuole la scoperta che l’assemblea aveva assunto le proporzioni di un vero e proprio sciopero ha destato grande sconcerto. Una defezione vissuta dalla gente come un colpo basso. Alcuni genitori avevano ricevuto dalla scuola l’avviso: consegnate ai bambini il pranzo al sacco. E già questo dava sui nervi. Ma non tutte le scuole hanno fatto in tempo ad informare, complice anche la mancanza dei presidi in molti istituti dopo la #buonascuola di Renzi. Insomma un pasticcio con ripercussioni politiche. La sinistra milanese è in subbuglio. I sismografi registrano scosse dall’entità preoccupante dai Consigli di Zona e dalle sezioni. L’impressione è che non ci sia stata la giusta attenzione. Questo non è tollerato (soprattutto dagli elettori di sinistra) in una città che tradizionalmente vanta servizi scolastici di eccellenza. Intanto un altro segnale arriva dai dipendenti comunali dei servizi sociali in rivolta contro la riorganizzazione dell’assessore Majorino definita in una nota un “fallimento”. Lo scorso settembre il malcontento di educatori e assistenti sociali era emerso durante un’assemblea dai toni piuttosto accesi, adesso dilaga anche sui social e già si odono i tamburi di una protesta in procinto di sfociare in presidi organizzati. Una situazione su cui a Palazzo Marino si sta riflettendo. Per evitare ulteriori panini (al salame Milano).
(Alert Milano)
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