Milano 24 Ottobre – L’operazione anti-terrorismo russo in Siria diretta contro lo Stato Islamico ha distrutto l’ordine politico del Medio Oriente, guidato da Washington per oltre 40 anni. La Casa Bianca dovrebbe agire in maniera più costruttiva e riconoscere che la distruzione dell’ISIS è più importante di rovesciare Bashar al Assad, sostiene l’ex segretario di Stato Henry Kissinger, in un articolo pubblicato sul ‘Wall Street Journal’. Il politologo richiama il governo degli Stati Uniti a riconoscere la necessità di un dialogo con le altre grandi potenze.
Secondo Kissinger, gli Stati Uniti d’America devono capire che “la principale preoccupazione di Mosca è che il crollo di Assad possa riprodurre il caos della Libia, portare al potere lo Stato islamico a Damasco e trasformare tutta la Siria in un paradiso per i terroristi, che potrebbero poi raggiungere le regioni musulmane della Russia, del Caucaso e altrove. “
Kissinger ha anche sottolineato che le azioni di Mosca potrebbero aiutare l’Iran a mantenere elementi sciiti in Siria. “In un senso più profondo, lo scopo della Russia non richiede la continuazione indefinita del governo di Assad. Si tratta di una classica manovra di equilibrio di potere per allontanare la minaccia terroristica dei sunniti radicali dalla regione confinante con la Russia meridionale”, ha detto. “Si tratta di geopolitica non di ideologia”, ha detto. “Ma qualunque sia la loro motivazione, le forze russe sono già nella regione e la loro partecipazione alle operazioni di combattimento sono una sfida per la politica statunitense in Medio Oriente, su una scala mai vista prima, almeno nel corso di quattro decenni” (L’Antidiplomatico)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845