Milano 25 Ottobre – Ha dormito sonni profondi con qualche rigurgito per i Rom, gli extracomunitari e i diritti gay. Con uno sguardo alla città che non andava oltre i bastioni, tagliando qualche nastro di progetti non suoi, inondando di giallo (Inteso come bici e piste ciclabili) la città, a testa bassa con il chiodo fisso di tassare e multare per fare cassa, ma adesso, ora che le amministrative si avvicinano…beh.., il leader che è in lui esce allo scoperto in tutta la sua grandezza. E nei sei mesi che ci separano dalle votazioni “Bisogna ripartire con le grandi manifestazioni programmatiche e di sensibilizzazione, che siano sempre più unitarie. La buona politica ha bisogno del partito della città…metropolitana. Era fondamentale che ogni soggetto della coalizione facesse una riflessione con se stesso, aperta alla città. Adesso è il momento di cominciare a fare i grandi momenti di confronto con la città in ogni zona a livello di coalizione, di cui sappiamo ormai i confini”, ha detto ad un Convegno alle Stelline. In parole semplici: per quattro anni e mezzo, nessuno si è occupato o preoccupato di ascoltare la città, ma ora, dopo una riflessione (cioè dopo aver preso coscienza che c’è una Milano inascoltata e un po’ arrabbiata?), tutta la coalizione unita è pronta a confrontarsi con i cittadini in ogni zona, forse anche nelle periferie…chissà..Perchè, ma questo è il mio pensiero cattivissimo, è arrivato il momento di proporre ancora come nel 2011 luci, colori, illusioni, tali da tramortire di speranze fasulle anche i più refrattari a votare la sinistra. Diversamente a che servirebbero le promesse “manifestazioni” in ogni dove? E sulla parola unitaria riferita alla coalizione, il sorriso è spontaneo, perché è noto quanti stracci siano volati tra Sel, PD, Ecologia e libertà in questi anni a Palazzo Marino.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano