Milano 28 Ottobre – Sono in molti a ritenere che tra qualche anno il “sistema delle password” verrà dimenticato e sostituito con qualcosa di più immediato e meno “gravoso”. Soprattutto a livello cognitivo. Ma, in attesa di quel giorno, sono ancora in molti quelli che si ingegnano nella ricerca della parola segreta migliore. Un’incombenza che potrebbe risultare il più facile del previsto.
La poesia casuale – Secondo Marjan Ghazvininejad e Kevin Knight, , ricercatori dell’Università del South Carolina (USC), la password perfetta deve trarre ispirazione dalle poesie e utilizzare proprio quei versi che ognuno ricorda fin dai tempi della scuola. Puntare sulle strofe e sulle rime, scegliere brevi poemi generati in maniera casuale. Che sono più semplici da tenere a mente rispetto alle frasi in prosa.
La scelta dell’undicenne – Se anche in questo modo, però, non si riesce a venirne a capo, si può sempre optare per un’altra soluzione. Far scegliere la password direttamente a Mira Modi, una ragazzina di 11 anni, che dal sito Dicewarepasswords.com, ne vende in abbondanza al prezzo di 2 dollari l’una. Le scrive a mano, in busta chiusa, e poi le spedisce a casa delle persone. Un servizio tutt’altro che amatoriale, basato su una serie di parole combinate in maniera casuale mediante il lancio di dadi sei facce. Così da ottenere una “stringa” difficile da decifrare, ma agevole da tenere a mente. (Tg.com)
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