Milano 29 Ottobre – Cantone oggi dichiara che Milano è la capitale morale d’Italia. La tirata elettorale al centrosinistra bolso le prova tutte, di recente. Però, stavolta, c’è qualcosa di preoccupante in questa boutade. È un punto che non vedrete riportato da altri, perché scava nell’insondabile. La gestione commissariale dell’Expo, infatti, è solo la maschera di un più generale stato d’animo, ormai imperante a Sinistra. La Sindrome del Leviatano. Prendiamo l’Expo. Nasce da una intuizione geniale e solitaria. Una persona, un consigliere, tenacemente lotta per averlo. Poi passa di mano, finisce nel tritacarne pubblico, qualcuno ci fa la cresta. Qualcuno, sì, chiamo pure “qualcuno” il compagno Greganti, come se fosse un mister x qualsiasi e non il compagno G. Non importa, fingiamo che lo scandalo non coinvolga le Coop, che gli onesti siano arrivati, spade fiammeggianti in mano a separare i giusti dagli ingiusti. Il vero problema è ancora più profondo. Nel farlo ormai stanno uccidendo ogni voglia di innovare, ogni progetto ed ogni aspirazione seppellendolo sotto una valanga di carta. Di moduli. Di certificazioni. Di, ed è la cosa peggiore, ideologia buonista, giustizialista e tirannica. La tirannia dei buoni è, per definizione, una forma di dominio comunque dispotico ed indisponibile ai compromessi con la realtà. Un timbro vi salverà, sembrano predicare i sacerdoti della trasparenza burocratica. Ma mentono. Mentono e sanno di mentire. Nessun bollo può certificare tutto, in particolar nessun bollo può certificare le buone idee. L’Expo ne è la prova. Se avessimo dovuto applicare la dottrina Cantone alla lettera non sarebbe mai iniziato. È il proverbiale calabrone. Secondo Cantone non dovrebbe volare. Eppure il suo gemello malvagio ora lo elogia. O è proprio lui? Chi lo sa, è un gioco di specchi di cui vedremo la consistenza solo tra qualche anno, quando le indagini sul miracolo saranno finite.
Perchè i reati di oggi li scopriremo non prima di un anno, miracolo della magistratura più inefficiente d’Europa. Ed in ogni caso, ci dice sempre Cantone, nella Pubblica Amministrazione non vince il merito. Vanno avanti solo i furbi. Ma va? Qualcuno si stupisce davvero che nel mondo dei timbri e dei magistrati che fanno le gare qualcuno riesca a trovare sistematicamente le falle? Qualcuno si stupisce davvero che il Leviatano faccia figli e figliastri e i primi non siano modelli di virtù? Io spero e prego che non sia così. Eppure Pisapia ne è l’esempio. Io non dubito che sia una persona umanamente corretta. Ma davvero possiamo parlare di moralità politica quando un Sindaco impone pasti “multiculturali” ai bambini? Ovvero, possiamo definire morale un sindaco che tenta di indottrinare persino a tavola i nostri figli. Possiamo considerare morale una giunta che spende milioni per comprare il Leoncavallo? Possiamo considerale morale una giunta che infrange la legge e trascrive i matrimoni omosessuali come presa di posizione? Possiamo considerare morale una giunta che prima vieta di disturbare gli insetti e poi abbatte gli alberi con ghigno sadico e sete di linfa vitale per finire un’opera pubblica? Tutto questo non deve passare per la scrivania di un giudice e tanto meno per le mani di Cantone. Tutto questo non è soggetto a timbri e ratifiche. Solo al vostro voto.
Per questo non ne parla nessuno. Non siete affidabili, maledizione. Non giudicate come vorrebbe Cantone. Vi ostinate a voler conoscere il cuore dei vostri Governanti ed a decidere la loro moralità in base anche ad altro, oltre che alla loro propensione all’uso dei timbri. Non vi basta che seguano tutte le procedure, volete addirittura che FACCIANO. Che producano risultati. E siete persino disposti a perdonare chi tagli angoli. Non siete affidabili. Siete pericolosi, per questo, per il vostro bene, Renzi farà di tutto per non farvi votare finché non sarete culturalmente maturi. E Pisapia non si ricandida, oltraggiato dalla vostra impreparazione morale. Cattivi. Lo avete fatto scappare!
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,