Milano 3 Novembre – Ricordare che al di là del nubifragio, dell’esondazione, dei danni gravissimi, c’è un’umanità che soffre, che ha perso tutto, che ha paura. Per non dimenticare, ripercorriamo i fatti, per evidenziare l’immane disastro. Perché una vicinanza umana è doverosa. Perché un atto di sensibilità è dovuto.
Riferisce il Tg.com “ Il torrente Ferruzzano, nella Locride, ha esondato spazzando via la statale 106 Ionica e la ferrovia, che in un tratto è rimasta sospesa nel vuoto. Solo lunedì mattina la pioggia è cessata, e inizia la conta dei danni che, secondo le prime stime, sono molto ingenti. E si teme per eventuali nuove frane che potrebbero peggiorare la situazione già disastrosa.
Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco – Per tutta la notte di ieri sono proseguite le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco in Calabria. La situazione più critica nel Reggino, dove i pompieri hanno effettuato fin qui 200 interventi di soccorso. Operazioni in corso ad Ardore, S. Ilario, Bovalino, Bianco e S. Lucia. A Ferruzzano un nucleo familiare di tre persone è stato salvato dai sommozzatori dei vigili del fuoco, dopo che essere rimasto intrappolato nella propria autovettura trascinata da un corso d’acqua. A Cosoleto una frana ha coinvolto un’abitazione, tratti in salvo dai vigili del fuoco i tre occupanti.
Squadre al lavoro anche lungo la SS 106 Ionica, bloccata in diversi tratti. In appoggio al personale di Reggio Calabria, sono arrivati uomini anche dai comandi di Cosenza, Catanzaro, Napoli, Avellino, Taranto e Potenza.
Numerosi gli interventi per la messa in sicurezza delle case a Vibo Valentia, con lo sgombero precauzionale di una famiglia per l’inagibilità della propria abitazione. 150 in totale gli interventi effettuato nella provincia di Vibo e 110 quelli nel Catanzarese.
E’ stato trovato il cadavere di Salvatore Comandè, l’uomo che risultava disperso dal pomeriggio di sabato a Taurianova dopo essere stato trascinato da un torrente ingrossato. Il corpo è stato rinvenuto dai vigili del fuoco sull’argine del torrente San Nicola, ad alcune centinaia di metri a valle del punto in cui era stato travolto.
Sulla regione sono caduti 600 mm di pioggia in 48 ore, con venti che hanno raggiunto gli 80 chilometri orari. Secondo i rilevamenti dell’Arpacal, a Chiaravalle Centrale (Catanzaro) sono caduti 600 mm di pioggia nelle ultime 48 ore, 234 mm nelle ultime 24 ore; a Fabrizia Cassari (Vibo Valentia) 420 mm in 48 ore, 159 mm in 24 ore; ad Antonimina Canolo Nuovo (Reggio Calabria) 380 mm in 48 ore, 165 mm in 24 ore; a Mongiana (Vibo Valentia) 380 mm in 48 ore, 126 mm in 24 ore; ed a Platì (Reggio Calabria) 370 mm in 48 ore, 200 in 24 ore.
Tutta questa pioggia ha provocato “un generale e considerevole innalzamento dei livelli idrometrici” di tutti i corsi d’acqua.
Alcuni paesi della Locride, sul versante ionico reggino, risultano isolati a causa di una serie di smottamenti che hanno ostruito le strade che vi conducono. Risultato isolati Platì, Sant’Agata, Caraffa del Bianco e Ferruzzano. Sul versante opposto, quello Tirrenico, a Gioia Tauro, il sindaco ha disposto lo sgombero in via precauzionale di alcune abitazioni nel timore dell’esondazione del torrente Budello che già in passato ha provocato danni.
Il Prefetto conferma la massima e tempestiva disponibilità di tutte le forze in campo, ma “Alcuni centri risultano ancora isolati o difficilmente raggiungibili ma stiamo cercando di risolvere i problemi. Tra questi Palizzi Superiore, Bruzzano Zeffirio, Staiti e Bova Superiore, San Lorenzo .Dove è stato possibile abbiamo realizzato viabilità alternativa per consentire almeno il transito dei mezzi di soccorso ma i sindaci sanno che possono contare sull’apporto di tre elicotteri della Polizia di Stato, della Guardia di finanzia e dei vigili del fuoco che possono intervenire secondo necessità. Stiamo risolvendo problematiche che riguardano l’approvvigionamento dell’energia elettrica e delle comunicazioni telefoniche e presto si dovrebbe tornare alla normalità”.
Ansa riferisce: “Danni alle pregiate coltivazioni di bergamotto e agli uliveti, ma anche viabilità interrotta con paesi e aziende agricole isolate a causa delle frane”. E’ quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti sugli effetti nelle campagne del maltempo che si è abbattuto su un territorio fragile come la Calabria dove il 100 per cento dei Comuni ha parte dei territori a rischio per frane e alluvioni. “L’interruzione dei collegamenti – sottolinea la Coldiretti – rende più difficile una valutazione dei danni che sono comune rilevanti con intere aziende finite sott’acqua. La tropicalizzazione del clima con il ripetersi di eventi estremi ha reso il territorio più vulnerabile. Siamo di fronte ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati quest’anno con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense ed il repentino passaggio dal sereno al maltempo con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire”. “Sul piano strutturale a questa situazione – conclude la Coldiretti – non è certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo sbagliato in Italia ha tagliato del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni. 2,15 milioni di ettari di terra coltivata capace di assorbire l’acqua”.
Ma la gente calabrese è fiera, caparbia e orgogliosa della propria terra e troverà la forza per rinascere. Da Milano, un abbraccio
Nene
Trovato morto l’uomo disperso a Taurianova. Le immagini del nubifragio
Video girato da : LaC news 24 — Scaricato Da Youtube
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano