L’incredibile storia dello “smemorato di Baggio”, il cittadino svizzero che si perse 11 anni fa a San Siro.

Cronaca

Milano 3 Novembre – Va in bagno allo stadio, ma per una bizzarra deviazione di percorso torna “a casa” 11 anni dopo. E’ la  storia di Rolf Bantle, svizzero di 71 anni che per tornare indietro dopo una partita di calcio ci ha messo 11 anni. Tanto da essere considerato in patria ormai scomparso e adottato dai suoi nuovi vicini di casa a Milano, spesso studenti universitari, nel quartiere di Baggio. Tutto comincia nell’agosto 2004, il 24. Il Basilea, squadra della sua città, gioca e perde a Milano contro l’Inter, in una partita di Champions League. Rolf allora aveva 60 anni ed ebbe la ventura di perdersi nei meandri dello stadio. Andato in bagno poco prima del fischio d’inizio non ha più ritrovato il settore degli ospiti. «Sono finito in un’area di San Siro completamente diversa da quella da dove ero arrivato» racconta ai giornalisti svizzeri. Pensando di ritrovare i compagni di viaggio, alcuni residenti di una casa-famiglia, torna nel parcheggio ma non riconosce più la macchina.

Con venti euro in tasca e qualche franco svizzero ma senza telefonino ha iniziato a girovagare per le strade. Ha fatto di necessità virtù e pensando forse di arrangiarsi per qualche tempo alla meno peggio, ha eletto Baggio a quartiere di residenza. Qui però i giorni d’attesa sono diventate settimane, mesi e infine anni. Rolf conosce l’italiano e la gente lo accoglie. Non aveva una vera e propria famiglia in Svizzera, dove aveva sempre vissuto in povertà ed era stato ricoverato in clinica per problemi di alcol. I giovani di Milano imparano a conoscerlo, lo chiamano “Rudi” e per lui portano sacchi a pelo in regalo, vino e alimenti vari, un lavaggio dei vestiti ogni tanto e toilette nei bagni pubblici. Rolf diventa così “lo smemorato di Baggio” finché la sua parentesi italiana, fatta anche di qualche lavoretto e di giornate in biblioteca, non arriva al brusco capolinea. Nell’aprile scorso Rolf si è rotto un femore per strada ed è stato mandato in ospedale. Da lì è stato facile risalire alla sua identità. Il consolato svizzero gli ha pagato le cure. Prima è stato portato in un ospedale di Basilea e poi in una residenza per anziani. Per la cronaca, quella partita al vinse l’Inter, 4-1 con una doppietta di Adriano. In panchina, allora come oggi, c’era Roberto ManciniRudi invece oggi percepisce un sussidio di 100 franchi ed è contento: «Mi hanno concesso due lattine di birra al giorno». (Il Giorno)

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