Milano 5 Novembre – “Ribadisco, è stata fissata la data delle primarie. Vedremo chi saranno i candidati”. Così il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, dopo la cerimonia delle forze armate a Milano. E, quindi, sembrerebbe che le primarie si faranno e che il braccio di ferro tra Pisapia e Renzi, sia stato vinto da Pisapia. Un Pisapia che ha affermato più volte fino alla noia che il “suo” progetto Milano deve continuare perché è bello, buono e bravo.
Non entriamo nel merito per carità di patria, ma tutto fa prevedere che l’ostinato e perseverante Pisapia farà pesare le sue intenzioni e le sue preferenze in modo determinante. D’altronde sono mesi che pensa costantemente alle future elezioni, quasi fossero la sua ragione di vita, dimenticando l’amministrazione della città. E, quindi, userà capacità, influenze e conoscenze affinchè vinca chi ritiene sia un degno successore a se stesso. Con le stesse ideologie, lo stesso programma innaffiato di qualche novità, lo stesso appeal. Perché l’uomo è caparbio, permaloso, con qualche sfumatura vendicativa. E, quando sarà il momento di convogliare le truppe per il voto, avrà predisposto una strategia ferrea perchè il suo candidato abbia la meglio. E se saranno ammessi, come abbiamo già visto in altre primarie, Rom ed extracomunitari, la vittoria del suo pupillo è scontata. Chi più di lui ha buona fama presso le etnie più disparate?
Prevedere un clone di Pisapia come candidato Sindaco, non è fantapolitica, ma logica.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano