Milano 6 Novembre – Mentre l’EXPO ha chiuso i battenti, la mostra mantovana viene prorogata in modo, non solo da chiudere l’anno, ma da segnare le prime settimane del 2016 in virtù dell’enorme successo e del grande afflusso di visitatori: ad oggi oltre le trentamila unità.
Il museo si inserisce nel progetto Expo Belle Arti, promosso dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, curato dal critico e ambasciatore per le Belle Arti di Regione Lombardia Vittorio Sgarbi. Si tratta di un progetto di ampio respiro concepito allo scopo di promuovere le testimonianze culturali, artistiche, architettoniche e paesaggistiche della Lombardia, attraverso la collaborazione tra enti pubblici e istituti culturali attivi sul territorio regionale. L’esposizione si avvale infatti della collaborazione del Comune di Mantova, oltre che del patrocinio di: Senato della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, MIBACT, Provincia di Mantova, Mantova Expo 2015. L’organizzazione è curata da Centro Studi e Archivio Antonio Ligabue di Parma presieduto da Augusto Agosta Tota. Il Museo, nato da una idea di Vittorio Sgarbi, è realizzato da Giovanni Lettini, Sara Pallavicini, Stefano Morelli e Cesare Inzerillo.
Questa mostra, oltre ad essere unica nel suo genere, sembra che porti molta fortuna alle città in cui viene ospitata. Il Museo della Follia, prima di approdare a Mantova, è stato ospitato nel 2012 a Matera, città scelta come Capitale europea della cultura 2019. Mantova, attuale sede della mostra, è stata invece designata Capitale italiana della culura 2016. Il Museo della Follia ha contributo a creare “flusso culturale” in queste città attente all’arte e più in generale alla cultura.
Il Museo si articola nelle seguenti sezioni:
Tutti i Santi – Le sculture di Cesare Inzerillo
Pazienti, dottori e infermieri, distinguibili solo dai dettagli dell’abbigliamento, ridotti a mummie, uniti dalla improba lotta contro la sofferenza e la morte;
La griglia – Fotografie, dipinti e neon
Novanta ritratti di pazienti ritrovati nelle diverse cartelle cliniche negli ex-manicomi d’Italia compongono una griglia di oltre 12 metri dove un neon luminoso, seguendo il contorno di ciascun ritratto, dona luce e rumore ai pensieri di ciascun volto;
Sala dei Ricordi – Oggetti abbandonati
Decine e decine di teche contengono libri di letteratura in lingua originale che hanno trattato il tema della follia nel corso dei secoli, farmaci ritrovati nei manicomi, effetti personali dei pazienti, giocattoli e disegni dal passato inquietante;
Franco Basaglia
Su gentile concessione di Rai Teche, la proiezione dei video: «Linea Diretta – Discussione su “Legge 180” » e «X Day – I grandi della Scienza “Franco Basaglia”»;
O.P.G.
Grazie al contributo del Senatore Francesco Marino, sarà proiettato un altro video-denuncia sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari realizzato dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sull’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale – Senato della Repubblica.
Antonio Ligabue – Pietro Ghizzardi
Una sezione espositiva del “Museo della Follia” è costituita da una grande mostra antologica dedicata ai due artisti. L’iniziativa presenta 190 opere di Antonio Ligabue, di cui 12 dipinti e 2 disegni inediti provenienti da collezioni private. Di Ghizzardi sono presenti 37 opere mai esposte e pubblicate prima. La mostra è organizzata da Augusto Agosta Tota, presidente del Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue di Parma. Preziosa occasione per incontrare lo storicizzato e conoscere l’inedito, lasciandosi irretire dall’arte di due rappresentanti del Novecento mediopadano, che con aria allucinata, senso della natura, adesione ad una umanità al limite della sopravvivenza materiale e spirituale, sono stati capaci di una strenua lotta, anche quando appariva perduta nelle nebbie della follia. Ecco dunque per la prima volta 12 oli di Ligabue: Cavallo datato 1939 -1942; un Ritratto risalente al 1941; eseguito fra il 1948 e il 1950 Cavalli all’aratro ; fra il 1952 e il 1962 Ritratto di Donna ; Scorpion e, in due versioni differenti; Paesaggio agr este ; Vedova nera con preda ; Gatto con la talpa ; datato fra il 1953 e 1954 Testa di tigre mentre Paesaggio con cani risale agli anni 1953-1955. Fra il 1957 e il 1958 è identificata la data di Lepre . Due disegni inediti senza datazione sono Alce e Cavallo . Fra i 37 lavori inediti di Pietro Ghizzardi troviamo le tecniche miste Claudia Cardinale del 1960, Marilin del 1968 e Mina del 1970. Il Museo a Mantova comprende inoltre una sezione dedicata alle mostre temporanee sul tema della Follia. Saranno in mostra le opere di: il Piccio, Antonio Mancini, Filippo Antonio Cifariello, Gaetano Esposito, Michele Cammarano, Vincenzo Gemito, Vito Timmel, Massimo Mariano, Gino Sandri, Carlo Zinelli, Bertozzi & Casoni, Giovanni Macciotta, Lorenzo Alessandri, Raimondo Lorenzetti, Mario Molinari, Umberto Gervasi, Giacinto Bosco, Fabrizio Sclocchini, Luigi Serafini, Agostino Arrivabene, Giordano Morganti, Gaetano Giuffrè, Ottavio Mazzonis, Nicola Sferruzza, Marilena Manzella, Sandro Bettin, Gaspare Palazzolo.
Palazzo della Ragione Mantova, Piazza Erbe
Orari: lunedì 14-19.00; da martedì a venerdì: 10-19.00; sabato: 10-22; domenica e festivi: 10-19.
Biglietti: intero 10 €; ridotto 8,50 € – ridotto speciale 6 € – ridotto bambini 4,50 € – visite guidate gruppo 70 € (la cassa chiude un’ora prima).
PRENOTAZIONI ON LINE: www.vivaticket.it CALL CENTER: 199199111 (prenotazione obbligatoria per gruppi e scuole)
INFORMAZIONI: Palazzo della Ragione T: 0376 1505892 – 0376 223810 Infopoint T: 0376 288208 Centro Studi e Archivio Ligabue T: 0521 245016 E: centro.ligabue@csaligabue.it W:www.csaligabue.it
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