Milano 6 Novembre – «L’ho conosciuta tre anni fa in un bar. Mi ha chiesto di ospitarla perché era in difficoltà». E lui, un uomo di 59 anni, invalido al 47 per cento, all’apparenza non del tutto in grado di provvedere a se stesso, le ha aperto le porte del suo appartamento in una palazzina popolare del Corvetto. Si è fidato. Pensava di aver trovato un’amica o forse una compagna. «Per i primi tempi le cose sono andate bene, poi è diventata aggressiva. Mi picchiava, beveva». Finché l’ha sbattuto fuori di casa, circa tre settimane fa. Lei non ha nemmeno 40 anni. Entrambi sono italiani. «Sono rimasto senza un tetto», si dispera adesso l’uomo, regolarmente assegnatario di quell’alloggio Aler dal 2004. Ora è ospitato da amici, non ha nessun parente che possa aiutarlo.
Nei giorni scorsi, alcuni vicini si sono preoccupati non vedendolo più in cortile e si sono presentati dai carabinieri. Sono poi riusciti a rintracciarlo in un centro ricreativo. «Ho dormito in rifugi di fortuna, pure in una cantina», spiega l’uomo. «È come un bambinone. Temiamo che questa donna possa averlo circuito», dicono le persone che da un paio di giorni lo stanno assistendo. A detta del 59enne, la donna avrebbe persino venduto i suoi vestiti. E non si azzarda a tornare «perché mi ha minacciato. Ha detto che avrebbe chiamato altre persone per aggredirmi». Mercoledì ha sporto denuncia ai carabinieri, supportato da due amici.
Ma la donna nega tutto. «È stato lui a pregarmi di assisterlo in casa. Io mi sono offerta anche di pagare i suoi debiti dal 2012 in avanti, da quando sono a casa sua, visto che risulta moroso». Effettivamente, l’Aler conferma che l’uomo ha un debito consistente, legato a rate di affitto non pagate. Il 16 ottobre, il 59enne si è presentato negli uffici dell’Aler e ha firmato un foglio in cui dichiarava di avere una convivente: la donna, appunto. E sostiene che poco dopo lei lo avrebbe sbattuto fuori.
Ultima tappa: ieri mattina, negli uffici dell’Aler, il titolare dell’alloggio, sempre supportato da chi lo sta assistendo, ha annullato l’autocertificazione in cui dichiarava di avere una convivente. La signora non avrebbe più titolo per occupare l’appartamento. Ma sostiene il contrario. «Io ho tutte le carte in regola, risulto residente qui e sono disposta a pagare i debiti degli ultimi tre anni. Non ho mandato via nessuno. Quel signore, che ho mantenuto per tre anni, ha lasciato l’alloggio spontaneamente e sono rimasta sola». L’Aler si sta dando da fare per riportare la situazione alla normalità. «Interverremo in accordo con le forze dell’ordine», fanno sapere gli uffici. La situazione è delicata. L’impressione è che sia scoppiata una guerra tra poveri.
(Il Giorno)
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