Milano 10 Novembre – Attenzione a cucinare con oli di semi e altri oli vegetali: rilascerebbero sostanze tossiche legate ai tumori e alla degenerazione cognitiva. L’altolà arriva da un gruppo di esperti inglesi, che consigliano l’uso di burro e strutto, contraddicendo le linee guida dell’Nhs, il servizio sanitario britannico, ma anche olio di oliva e di cocco. I risultati, frutto di 20 anni di ricerche, rimbalzano sulla stampa britannica e sostengono che quando sono scaldati gli oli di mais, girasole, palma e soia rilasciano aldeidi, composti chimici che sono stati associati a varie forme di cancro e a malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. I colpevoli sarebbero i grassi polisaturi di cui questi condimenti sono ricchi.
Secondo Martin Grootveld, professore di chimica bioanalitica alla De Montfort University di Leicester, un piatto di fish and chips fritto in olio di semi contiene dalle 100 alle 200 volte più aldeidi della dose giornaliera raccomandata dall’Oms. La stampa britannica riporta che è stato dimostrato che usare burro, strutto o olio di oliva riduce la produzione di queste sostanze chimiche nocive per la salute, con l’olio di cocco che sembra essere il migliore di tutti. “In generale sarebbe meglio non mangiare fritture – ricorda Grootveld – ma visto che ci piacciono, è importante scegliere l’olio più adatto, quello che rilascia meno sostanze tossiche”. (Adnkronos)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845