Milano 10 Novembre – E’ passato un anno da quando segnalai la presenza di sbandati, extracomunitari e spacciatori all’interno dell’ex cimitero di Crescenzago. Chiesi che l’area fosse messa in sicurezza perché, quelle cappelle di famiglia trasformate in abitazioni, oltre a essere indignitose e insalubri per chi le abitava, potevano anche diventare il rifugio di qualche criminale.
Nonostante la notizia, ai tempi, sia stata ripresa dalla stampa locale e fatta oggetto di una discussione in aula, da allora non è stato fatto nulla. Il comune ha completamente ignorato una situazione di cui era stato messo al corrente, omettendo d’inviare i tecnici a sigillare l’area e di avvisare Forze dell’Ordine, che altrimenti sono certa sarebbero intervenute.
Risultato di queste mancanze l’aver concesso un rifugio e un nascondiglio sicuro a uno spacciatore tunisino (e chissà quanti altri), fino a quando la Polizia non lo ha individuato e arrestato, sequestrandogli mezzo chilo di eroina. Chissà quanta droga in meno sarebbe circolata per le nostre strade, se la Giunta, in particolare l’Assessore Granelli, avessero provveduto a bonificare l’area quando gli era stato segnalato lo stato in cui versava. E’ l’ennesimo episodio che sancisce, di fatto, l’incapacitò del Comune di ascoltare le segnalazioni del territorio e agire per garantire sicurezza e combattere il degrado nelle periferie. Se persino un ex cimitero occupato e regno della criminalità non smuove l’amministrazione, risulta chiaro che la sicurezza non è una priorità per Pisapia e compagni.
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