Nella notte da incubo di Parigi, per le strade della capitale c’erano anche una ventina di studenti della quinta B del liceo scientifico Lussana di Bergamo in gita scolastica.
La loro esperienza è raccontata dall’Eco di Bergamo, che li ha accolti al loro rientro all’Aeroporto di Orio al Serio dove, sui pennoni, sono state poste le bandiere a mezz’asta, «in segno di solidarietà per le vittime dei fatti terroristici di Parigi».
“I ragazzi erano in gita a Parigi con la professoressa Annalisa Cagnoli Cassader e il professor Giovanni Rota Sperti. Il panico vissuto nelle strade di Parigi ha investito i ragazzi bergamaschi che solo per pochi minuti sono scampati alla sparatoria all’esterno di un ristorante tra Rue de Charonne e Boulevard Voltaire. La 5ª B del Lussana era infatti a cena in un altro locale in piazza della Bastille poco distante dal luogo dell’attacco con i Kalashnikov. «Dopo la cena con i ragazzi – ha raccontato nelle scorse ore l’insegnante – siamo scesi in metropolitana. Pochi minuti dopo, un assalitore ha sparato da un’auto diverse raffiche contro i tavolini all’esterno di un ristorante vicino a noi».
Una volta saliti sulla linea 5, alla fermata successiva Richard-Lenoir, nel metrò è entrata la ragazza francese disperata: «Era coperta da schizzi di sangue di persone colpite dagli attentatori – ha raccontato sempre la professoressa – nella sala concerti Bataclan. Lei, sui 25 anni, non era ferita, ma piangeva e aveva l’orrore negli occhi». «Poi è arrivata una seconda donna – ha aggiunto lo studente Tommaso Aresi -. Era italiana, anche lei sui 25 anni. Ha detto che sparavano ovunque e che aveva sentito il rumore delle esplosioni. Allora ci siamo resi conto che era successo qualcosa di grave e siamo andati subito in albergo nel nono arrondissement».
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