Milano 17 Novembre – Provaglio d’Iseo, via Regina Elena, lunedì mattina: il codice rosso è partito alle 11.30. «Evento violento». Il corpo di Simona Simonini, quarantadue anni, residente nel paese bresciano, è stato trovato sul letto: la stanza era sporca di sangue. Il compagno è stato arrestato: la donna, divorziata, madre di un bimbo, aveva una relazione travagliata con Elio Cadei, 46 anni, due figli avuti da una relazione precedente e un una condanna per maltrattamenti (finita con un patteggiamento) pochi anni fa. La telefonata ai carabinieri è arrivata intorno alle 12: è stato Elio ad avvertirli della morte della compagna. I due erano in casa da soli: l’uomo, trattenuto in caserma per ore, è stato arrestato. Sul corpo di lei, nessun segno evidente di ferite da coltello o pistola: sarebbe stata ammazzata di botte. Nel loro rapporto — fatto di abbandoni, ripicche e ritorni di fiamma — c’erano precedenti. Aprile 2010: Simona prende un coltello da cucina e lo affonda nell’addome del fidanzato che ha appena finito di picchiarla. Ottobre 2014: dopo l’ennesima lite, la donna ficca un paio di forbici nella schiena di Elio (se la cava con dieci giorni di prognosi). Lui risponde con le botte: a Simona, negli anni, sono state fratturate mani e piedi. L’ultimo ricovero nell’ospedale psichiatrico di Iseo pochi mesi fa: davanti agli inquirenti che le chiedevano delle ferite, la 42enne aveva difeso il compagno («Sono caduta dalle scale»). In settimana il padre della donna avrebbe dovuto depositare l’ennesimo esposto in Procura contro il convivente della figlia. (Corriere)
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