Yes, or not, in my name  

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Milano 23 Novembre – Sabato 21 Novembre  la comunità islamica che vive in Italia è scesa in massa a Roma e Milano, come a Parigi, per urlare con tutta la loro voce un netto e chiaro “NO!” al terrorismo ed alla teocrazia islamica. Vi piacerebbe vero?

Parigi, Francia, circa cinque milioni di musulmani vivono Oltralpe eppure a Parigi i musulmani scesi in piazza a manifestare contro il terrorismo sono stati in totale 30, diconsi trenta, persone.

Tra Roma e Milano i manifestanti  hanno quasi raggiunto quota mille: a Milano circa 300 erano musulmani i rimanenti erano membri dei centri sociali, iscritti al Partito Democratico collaborazionista, sindacalisti e giornalisti. A Roma invece il numero dei giornalisti e fotografi ha persino superato il numero degli islamici manifestanti.

Quindi, visto che in Italia si stimano circa un milione e mezzo di musulmani, qualcosa non va.

Infatti a Milano la manifestazione è stata maggiormente improntata a richiedere l’apertura di nuove moschee e soprattutto, mi chiedo, come sia possibile manifestare contro il terrorismo brandendo la bandiera dello pseudo “stato” palestinese che più di ogni altro è espressione del terrorismo; un po’ come se manifestassi contro il razzismo brandendo la bandiera del Ku Klux Klan o per i diritti gay con la maglietta di Che Guevara, inoltre tra i promotori della manifestazione meneghina c’era il C.A.I.M., associazione, quest’ultima, che non solo avrebbe la gestione di una delle future moschee milanesi ma ha, seppur, a loro dire,  non organiche, relazioni coi Fratelli Musulmani, sostiene senza farne mistero i terroristi islamici di Hamas.

Ma in Italia, noi siamo mentecatti buonisti e mentre tutti i Paesi europei stanno cercando di chiudere i confini, il “governo” italiota decide di fare in modo che ulteriori clandestini, e tra questi probabilmente cellule terroristiche, penetrino in Italia. Intanto quelle che la Boldrini e la Kyenge elevano a ruolo di “risorse” stanno mostrando il loro vero volto, stanno mostrando platealmente il loro odio nei confronti dell’Occidente, esempio pratico sono le sei ragazzine frequentanti un istituto superiore di Varese che settimana scorsa hanno rifiutato di osservare un minuto di silenzio, organizzato dalla loro scuola, per le vittime di Parigi. Ad Istanbul, nella “moderata” Turchia, il mondo ha potuto constatare come i turchi siano “moderati” e come potrebbero essere preziosi nell’U.E (per islamizzarla intendiamoci) e la RAI, la televisione di Stato, con la sua ipocrisia da 113 Euro all’anno, classifica i terroristi palestinesi che negli ultimi giorni hanno, come i terroristi parigini, colpito civili israeliani, turisti e ragazzini, seminando ancora morte e versando sangue innocente, semplicemente come “attivisti”.

Fino a quando continueremo col nostro buonismo, coi nostri distinguo, con la nostra svendita di ideali, il popolo italiano può in tutta tranquillità ritenersi gente in via di estinzione con buona pace dei partiti della sinistra collaborazionista e dell’estrema destra che vorrebbe riportare al potere un’ideologia che è stata amica dell’Islam, e la storia, semmai l’avessero letta, lo dimostra.

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