Milano 27 Novembre – Ieri è stato espulso un marocchino di 35 anni che viveva a Milano. Lo ha annunciato il ministro dell’interno Angelino Alfano, alla trasmissione Virus su Rai2. “Un soggetto – ha spiegato il ministro – a nostro avviso pericoloso per la sicurezza nazionale”. Con quello di oggi, ha aggiunto Alfano, gli espulsi dalla fine dello scorso anno sono diventati 61. Negli scorsi giorni era toccato a un tunisino residente in Brianza, a Vimercate. “Farci avere paura è l’obiettivo dei terroristi, non dobbiamo sottovalutare nulla. Ma dobbiamo ricordare che l’obiettivo è sovvertire le nostre abitudini di vita, per questo sono passati a soft target. Chi ha paura non è libero“, ha aggiunto.
CONTROLLI – A Milano sono stati potenziati i controlli a Malpensa, Linate, alle stazioni Centrale e secondarie e sulle metropolitane. La città è blindata, dopo gli attentati di Parigi, nei giorni scorsi l’Fbi ha inviato una nuova informativa che ha inserito Milano nell’elenco delle città a rischio, segnalando in particolare il Duomo e la Scala come obiettivi. La prima conseguenza dell’allarme proveniente dagli Stati Uniti è stata la circolare che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha inviato ai questori di Milano e Roma. Nel documento si chiede di rafforzare ulteriormente – l’allerta è già a livello 2, vale a dire l’ultimo primo del livello che scatta solo in caso di attacco terroristico – la vigilanza e il controllo nelle città, con particolare attenzione ai luoghi di culto e di aggregazione. Sono stati inoltre disposti una serie di posti di blocco per aumentare i controlli a persone o veicoli sospetti. (Il Giorno)
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