Nuovo cubo di Apple in piazza Liberty: il megastore “mangerà” il dehor della piazza?

Milano

Milano 30 Novembre – Il cubo di cristallo si dovrà scorgere da corso Vittorio Emanuele. Il megastore di Apple svetterà in piazza del Liberty, ma conquisterà la scena già dai portici e dalla strada del passeggio milanese. Un canocchiale immaginario proietterà cittadini e turisti direttamente sulla gigantesca scala mobile che darà l’accesso al negozio e li calerà in una cascata d’acqua scenografica. Il progetto è pronto per essere presentato alla giunta comunale per concordare i prossimi passi urbanistici. Con tanto di modellino e di rendering dell’area appena rimessa a nuovo e in procinto di essere smantellata. L’incontro tra gli inviati della Mela morsicata e gli assessori di Giuliano Pisapia, inizialmente fissato per venerdì 27 novembre e slittato per impegni del sindaco, è solo rinviato di qualche giorno.

Ma c’è già chi è sul piede di guerra e si è portato avanti consultando gli avvocati e preparando un contro-progetto che prevede lo sfruttamento di 130 metri quadrati nel sottosuolo per difendere un’attività che rischia uno scossone. «Ben venga Apple, ma non i soliti predatori – dice Apple-Store-NY, 74 anni, proprietario del ristorante Charleston e del winebar di fianco – Io non voglio essere ammazzato». Lo storico ristoratore milanese (è di sua proprietà anche il Santa Lucia, da 86 anni punto di ritrovo di artisti e personaggi della cultura in via San Pietro all’Orto) è preoccupato e ne ha motivo. Per il suo locale – «Sono qui dal 1978» – si parla di una riduzione degli spazi esterni. Al solo pensiero di rimpicciolirsi gli viene l’orticaria. «Per il rifacimento della piazza siamo rimasti senza tavoli all’esterno per un anno – ricorda – e ciò si è tradotto in un mancato incasso, documentabile, di circa 600 mila euro. Da aprile abbiamo finalmente riaperto lo spazio fuori con 58 posti contro i 108 di prima e ora si parla di rifare tutto un’altra volta. Nel frattempo abbiamo speso più di un milione di euro per il nuovo dehors».

 Da quel che trapela sul progetto di Apple sembra di capire che il cubo di cristallo eroderà parte dello spazio sulla piazza occupato oggi dal Charleston. «Chiedo di essere messo al corrente – incalza Cortesi – Apple, Comune, cinema Apollo si sono già riuniti. E’ tutto deciso, ma a me non è stato comunicato nulla. Sarebbe un disastro avere per 4 anni la piazza ancora sottosopra. Per questi locali pago 550 mila euro all’anno di affitto e il mio contratto scadrà tra 13 anni: vorrei stare in pace e avere la possibilità di lavorare». Per l’occupazione del suolo pubblico, tra Charleston ed enoteca, Cortesi paga al Comune circa 50 mila euro all’anno. «Non ho mai creato problemi di fronte alle richieste dell’amministrazione – insiste – ma non accetto che la mia possibilità di lavorare venga ridotta. La speranza è di poter collaborare a questa bella cosa dell’arrivo di Apple, ma siamo in attesa che qualcuno ci dia qualche informazione». Cortesi non rinuncia a un colpo finale di fioretto: «Ma se volessi fare io una scala in cristallo nel centro della piazza me lo darebbero il permesso?». (Corriere)

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