Milano 1 Dicembre – Soela Zani è una fotografa albanese specializzata in ritratti di bambini. Per il suo ultimo progetto ha riprodotto 18 capolavori dell’arte mondiale, coinvolgendo altrettanti ragazzi con sindrome di Down. Lo scopo? Rappresentare la disabilità con uno sguardo sorridente e ottimista, insegnando ad apprezzare le differenze e mostrando come ogni essere umano sia un’opera d’arte.
“La prima volta che ho conosciuto una persona con sindrome di Down – racconta l’artista – è stata intorno al 1987, 1988. Comunicava poco e soffriva per l’isolamento da parenti e amici, ma non faceva nessuna terapia comportamentale. A quel tempo queste cose erano tabù. Mi ricordo come persino la sua famiglia si vergognava della sua presenza”.
Da allora la società ha fatto indiscutibili passi avanti e la stessa Soela Zani ha partecipato a progetti di raccolta fondi per associazioni che si occupano di ragazzi con disabilità: “Com’è lavorare con i bambini con la sindrome di Down? Esattamente come lavorare con i bambini senza sindrome: sono ugualmente imprevedibili”. (Tg.com)
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